Una Serva Padrona alla francese

L'inedita versione del celebre intermezzo pergolesiano al Festival Pergolesi-Spontini

Recensione
classica
Festival Pergolesi Spontini Jesi
Pergolesi
18 Settembre 2010
Prima esecuzione assoluta in Italia, e non solo in epoca moderna, per La servante maitresse di Pergolesi al Festival Pergolesi-Spontini. Come diversi altri intermezzi italiani oggetto di parodie, pasticci e traduzioni, anche La serva padrona fu rimaneggiata e tradotta da Pierre Baurans nel 1754 per la Comédie Italienne, appena due anni dopo la celeberrima rappresentazione all'Opéra. E' appunto questa la versione dell'opera pergolesiana rappresentata nel grazioso teatro di Montecarotto, con i tre personaggi che divengono Zerbine, Pandolfe e Scapin. Il libretto di Baurans segue fedelmente le arie e i recitativi originali, sposandosi in modo fluido con la fisionomia ritmica e le movenze delle frasi musicali pergolesiane. I recitativi secchi originali divengono invece, secondo il gusto francese, dialoghi parlati, e in un solo caso un recitativo accompagnato. Le differenze musicali più vistose sono due nuove arie (musica dello stesso Baurans) entrambe riservate a Zerbine, e alcune battute introduttive della fintamente patetica "A Zerbine laissez, par grace" ("A Serpina penserete"). Lo squilibrio generato tra soprano e basso da queste aggiunte va forse spiegato con il tentativo di Baurans di far risaltare il soprano Marie-Justine Favart, moglie dell'impresario della Comédie Italienne, riuscendoci soprattutto nella virtuosistica "Charmant espoir". Nel complesso la comicità dell'intermezzo italiano appare un po' smussata e più versata al patetismo. Nasce dalla penna di Baurans anche il duetto finale, meno articolato rispetto all'originale. Ottimi i giovani interpreti della Scuola dell'Opera di Bologna, sia per le già mature capacità di recitazione che, specie il soprano, per la voce duttile e corposa. Ben caratterizzati i personaggi grazie alle efficaci scelte registiche.

Interpreti: Davide Bartolucci (basso) Lavinia Bini (soprano) Mattia Olivieri (mimo)

Regia: Juliette Deschamps

Scene: Benito Leonori

Costumi: Juliette Deschamps

Corpo di Ballo: ----

Coreografo: -----

Orchestra: Orchestra Progetto Sipario della Fondazione Pergolesi-Spontini

Direttore: Giacomo Sagripanti

Coro: ----

Maestro Coro: -----

Luci: Fabrizio Gobbi

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