Si può non essere sempre d'accordo con Gelmetti, ma bisogna riconoscere che non fa mai a caso quel che fa: questa volta afferma che Berg è vicino a Strauss e Puccini e conseguentemente lo ammorbidisce, lo illanguidisce e, per quanto possibile, rende sentimentale il suo aspro espressionismo. A patirne è l'ancor oggi straordinaria forza d'urto del Wozzeck. Le scene più allucinate, come quelle della taverna e della caserma, impallidiscono fin quasi a svanire. Va meglio nei momenti più lirici, legati principalmente al personaggio di Marie, anche perché Janice Baird è un'interprete magnetica. Ma è l'unica.
Alcuni ruoli brevi ma fondamentali - in particolare il Dottore, Andres, il Pazzo - sono ridotti al livello di comprimariato. Si salva Pierre Lefebvre come Capitano, più per merito del personaggio costruitogli dalla regia che per la sua interpretazione vocale. Quanto a Jean-Philippe Lafont: ha cantato molte volte quest'opera e ha maturato profondamente il suo personaggio, ma non siamo d'accordo con questo Wozzeck stanco, svuotato, ridotto a uno stato semivegetativo dall'inizio alla fine. Però è prodigioso che, corpulento com'è, riesca a trasformarsi in una larva umana: anche qui c'è l'aiuto della regia.
Proprio la regia di Giancarlo del Monaco è il lato più convincente dello spettacolo. La scena unica è un piano inclinato, chiuso da pareti e soffitto sghembi, e i personaggi entrano ed escono da botole che si aprono nel pavimento. Non uno spazio reale ma un luogo mentale soffocante e senza vie d'uscita. Tutto è privo di colore, tranne un raggio luminoso rosso, che a tratti attraversa il palcoscenico come un urlo. Quest'espressionismo astratto di marca tedesca è molto coerente, ma presenta qualche rischio di monocromia, in un'opera che ha una "tinta" di fondo uniforme ma richiede anche pennellate di colori violenti e squarci di natura (la luna, il lago) stravolta.
Teatro semivuoto (lo spettacolo era fuori abbonamento: perché???) e applausi di circostanza.
Note: Nuovo allestimento. In lingua originale con sovratitoli.
Interpreti: Jean-Philippe Lafont / Jacek Jan Strauch, Janice Baird / Eilana Lappalainen, Richard Decker / Kristjan Johannsson, Alexander Kaimbacher, Pierre Lefebvre / Patrizio Saudelli, Franco Facini, Nikolay Bykov, Cesare Ruta, Carlo Maria Zanetti, Natascha Petrinski, Federico Lepre
Regia: Giancarlo Del Monaco
Scene: Giancarlo Del Monaco
Costumi: Giancarlo Del Monaco
Orchestra: Orchestra del Teatro dell'Opera
Direttore: Gianluigi Gelmetti
Coro: Coro del Teatro dell'Opera e Coro di voci bianche dell'Arcum
Maestro Coro: Andrea Giorgi e Paolo Lucci