Un vestito nuovo per Fred Frith

L’Angelica Orchestra diretta da Domenico Caliri rigenera la musica del chitarrista inglese

Foto Massimo Golfieri
Foto Massimo Golfieri
Recensione
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Angelica Festival Bologna
14 Maggio 2016
Per tre serate consecutive Angelica Festival, giunto alla ventiseiesima edizione, ha puntato i riflettori su Fred Frith, fornendo tre diversi ritratti del suo mondo musicale. Nella produzione originale del secondo appuntamento, diciotto episodi tratti da suoi lavori composti fra il 1979 e il 2005 sono stati trascritti e arrangiati da Domenico Caliri per l’Angelica Orchestra. L’ensemble, appositamente costituito, comprendeva due sax, tre archi, tre chitarre, due tastiere e campionamenti, una batteria e percussioni: sezioni strumentali che a turno sono emerse in evidenza, sovrapponendosi o alternandosi fra loro in suggestivi impasti armonici, melodici e cromatici. I brevi brani, mai soffermati con compiacimento su insistenze o situazioni accattivanti, si concatenavano dialetticamente o transitavano con naturalezza l’uno nell’altro, formando una suite organica, suddivisa in tre parti e della durata di settanta minuti. È balzata quindi in primo piano la caratteristica determinante di quest’ammirevole rielaborazione del materiale originario di Frith: un movimento continuo, alimentato dall’alternarsi di turgori e rilassamenti, di luci e offuscamenti, di sorprese e ripensamenti, un insopprimibile senso dinamico, retto da metriche infallibili anche nei momenti di maggiore alea. Si sono così susseguiti suadenti minimalismi di matrice inglese, progressioni avvolgenti e sussulti eccentrici, collettivi pieni e fremiti marginali… Come in altre occasioni passate, sempre propiziate da Angelica, il lavoro orchestrale organizzato da Caliri è risultato di alto valore strutturale e di grande impatto, originando una sorta di musica contemporanea, rigorosa nella sua variegata qualità sonora, che ha incluso sprazzi d’improvvisazione molto controllati ed ha saputo filtrare e trasfigurare suggestioni di origine folk o rock, medievale o ambient.

Interpreti: Daniele D'Alessandro: sax alto; Canio Coscia: sax tenore; Daniele Negrini: violino; Michele Foresi: viola; Başak Canseli Çifci: violoncello; Michele Maccarini: tastiere, campionamenti; Cecilia Stacchiotti: tastiere, campionamenti; Walter Zanetti: chitarra elettrica, chitarra classica; Daniele Faraotti: chitarra elettrica, chitarra acustica; Tiziano Zanotti: basso elettrico; Lorenzo Amoroso: batteria, percussioni, percussioni elettroniche.

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