Un Tannhäuser con le voci ma senza regia

I cantanti salvano l'opera, che tornava all'Opera Roma dopo un quarto di secolo.

Recensione
classica
Teatro dell'Opera di Roma
29 Ottobre 2009
Nicola Sani aveva lasciato come eredità della sua breve direzione artistica la regia di Carsen, ma il suo successore l'ha sostituita - nell'ambito del rilancio del teatro ai massimi livelli internazionali promesso dal commissario straordinario Alemanno - con una nuova produzione di Filippo Crivelli, al suo primo Wagner. Non si può dire che abbia fatto gravi errori, perché - dopo i suggestivi video dell'ouverture - non ha fatto praticamente nulla durante quasi quattro ore, rispettando esteriormente ma in realtà ignorando significati e valori di questa "grande opera romantica". Il meglio erano alcuni quadri statici, che almeno non causavano danni, altrimenti le masse sfilavano come messeri e madonne da festa paesana in costume e i protagonisti erano lasciati a un'autogestione imbarazzata e imbarazzante. Faceva eccezione Martina Serafin, la cui dolorosa nobiltà di gesti appresa chissà dove s'abbinava a un'interpretazione intensa ed emozionante. La recitazione greve di Mathias Goerne era invece in assurdo contrasto col suo Wolfram cantato con aristocratico stile da liederista. Qualche lieve incrinatura nella voce - quale tenore wagneriano non ne ha dopo qualche anno di carriera? - non impedisce a Stig Andersen d'essere un più che valido Tannhäuser, in continua crescita fino a un racconto del viaggio a Roma esemplare per insolita delicatezza di sfumature espressive. Molto bene Béatrice Uria-Monzon e Christof Fischesser. Daniel Kawka dà una bella lettura oggettiva e analitica - però questo dovrebbe escludere i vistosi e reiterati scompensi della scena del giudizio - ma nel terzo atto si emoziona anche lui e crea una poetica, meravigliosa atmosfera di malinconica attesa, desolata stanchezza e infinita solitudine.

Note: Nuova Produzione

Interpreti: Christof Fischesser (Hermann), Stieg Andersen/Mario Leonardi (Tannhäuser), Mathias Goerne/Otto Katzameier (Wolfram), Vicente Ombuena/Ulfried Haselsteiner (Walther), Ralf Lukas (Biterolf), Gianluca Floris (Heinrich), Alessandro Guerzoni (Reinmar), Martina Serafin/Tina Kieberg (Elisabeth), Béatrice Uria_Monzon/Natascha Petrinsky (Venus), Silvia Colombini (pastore)

Regia: Filippo Crivelli

Scene: Maurizio Varamo

Costumi: Anna Biagiotti

Corpo di Ballo: del Teatro dell'Opera

Coreografo: Gillian Whittengham

Orchestra: del Teatro dell'Opera

Direttore: Daniel Kawka

Coro: del Teatro dell'Opera e Coro di Voci Bianche di Roma

Maestro Coro: Andrea Giorgi e Josè Maria Sciuto

Luci: Agostino Angelini; video di Roberto Rebaudengo e Matthias Schnabel

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