Un rosario per due

Ancona: dittico con Debussy e Mascagni

Recensione
classica
Teatro delle Muse Ancona
13 Gennaio 2013
Un originale dittico inaugura la stagione lirica 2013 del Teatro delle Muse di Ancona: due opere molto diverse, seppur contemporanee, nate dalla penna di due giovanissimi autori, entrambe vincitrici di concorsi, il Grand Prix de Rome per Debussy nel 1884 e quello di Casa Sonzogno per Mascagni nel 1889. Un'occasione anche per celebrare i centocinquant'anni dalla nascita dei due musicisti, che ricorrono rispettivamente nel 2012 e 2013. Due opere legate forse un po' forzosamente dal regista e scenografo Bernard dal tema della religione, enfatizzato dalle icone ricorrenti del crocifisso, del rosario e delle mani congiunte in preghiera, proiettate sullo sfondo o fisicamente presenti in scena. Una simbologia spinta e per certi versi ridondante rispetto alla linearità dei libretti, che avrebbero richiesto suggestioni più semplici e dirette. In Debussy la scenografia, invero molto suggestiva nella essenzialità del contrasto bianco/nero, è disturbata dalla proiezione sullo sfondo del libretto in traduzione italiana, con le parole che piovono sopra i personaggi e che diventano così parte integrante della scenografia. In Mascagni i sipari sono eccessivi, e frammentano l'incalzare dell'azione che vorrebbe una maggiore continuità visiva, così come poco funzionali alla drammaturgia certe scene di riempimento delle zone riservate alla sola orchestra. Tra i cantanti, i più appaluditi Chanev e la Malavasi, che in effetti hanno ben interpretato sia vocalmente che attorialmente alcuni momenti dell'opera. La bacchetta di Carla Delfrate ha coordinato la FORM e il coro "Bellini" evidenziando i contrasti tra le raffinatezze timbriche della cantata debussyana e le sonorità più turgide e passionali di Cavalleria.

Note: L'enfant prodigue: cantata in un atto su libretto di Edouard Guinand Cavalleria rusticana: melodramma in un atto su libretto di Giovanni Targioni-Tozzetti e Guido Menasci

Interpreti: Debussy: Elisabetta Martorana (Lia), Davide Giusti (Azael), Gianfranco Montresor (Siméon). Mascagni: Anna Malavasi (Santuzza), Aliona Staricova (Lola), Kamen Chanev (Turiddu), Gianfranco Montresor (Alfio), Giovanna Donadini (Lucia)

Regia: Arnaud Bernard

Scene: Arnaud Bernard

Costumi: ?

Corpo di Ballo: -------

Coreografo: -------

Orchestra: FORM- Orchestra Filarmonica Marchigiana

Direttore: Carla Delfrate

Coro: Coro Lirico Marchigiano "V.Bellini"

Maestro Coro: Pasquale Veleno

Luci: Arnaud Bernard

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