Un ratto dal "grigio" serraglio

Ultima opera in cartellone per il Comunale di Modena, questo "Ratto dal serraglio" è stato fortemente segnato dalla regia attualizzante di Patrick Schlosser, che ha rinchiuso il capolavoro mozartiano in una scatola grigia. Un poco rumorosa l'orchestra e non perfetta la compagine vocale. Applausi dal pubblico.

Recensione
classica
Teatro Comunale Modena
Wolfgang Amadeus Mozart
26 Marzo 2006
Ultima opera in cartellone per il Comunale di Modena, questo "Ratto dal serraglio" si inserisce naturalmente nell'ambito dei contributi del teatro emiliano alle "celebrazioni mozartiane" dell'anno in corso. Si è trattato di un nuovo allestimento nato in coproduzione con il Comunale di Ferrara e il Landestheater Linz, che coinvolgeva le compagini della Bruckner Orchester Linz e del Chor des Landestheater Linz. Messa in scena fortemente segnata dalla regia attualizzante di Patrick Schlosser che, attraverso le scene di Etienne Pluss, ha rinchiuso il capolavoro mozartiano in una scatola grigia trasformata di volta in volta, attraverso la variazione di elementi essenziali, ora in una sorta di portineria del palazzo del Pascià, ora in una stanza con una piscina al centro in luogo del giardino di Selim, e così via. Il tutto avvolto da un'atmosfera di fondo che dava al tutto una vaga aria di decadenza metropolitana contemporanea da terzo mondo. Una scelta decisa, dunque, che ha influito sul tratto brillante del "Ratto" proponendone una lettura diversa, segnando così il clima generale dell'opera, qui proposta nella versione drammaturgica elaborata dallo stesso regista assieme a Brigite Heusinger. L'orchestra - un poco rumorosa nei momenti di maggior impiego delle percussioni - ha seguito Davies in una lettura musicale attenta ma alla quale mancava un pizzico di coinvolgente leggerezza. La compagine vocale ha dimostrato buon impegno, con risultati comunque segnati da qualche smagliatura vocale (Kostanze) e scarsa incisività interpretativa (Belmonte). Buona la prova di Hinako Yoshikawa nei panni di Blonde e curiosa la caratterizzazione di Selim (Stefan Matousch), chiamato a trasformarsi da nobile Pascià in un impacciato dongiovanni un poco retrò. Alla fine applausi per tutti.

Note: Nuovo allestimento Coproduzione Landestheater Linz Fondazione Teatro Comunale di Modena, Teatro Comunale di Ferrara

Interpreti: Selim Stefan Matousch; Konstanze Gotho Griesmeier; Blonde Hinako Yoshikawa; Belmonte Iurie Ciobanu; Pedrillo Jörn Eichler; Osmin Stefan Kocán

Regia: Patrick Schlösser

Scene: Etienne Pluss

Costumi: Uta Meenen

Orchestra: BRUCKNER ORCHESTER LINZ

Direttore: Dennis Russell Davies

Coro: CHOR DES LANDESTHEATERS LINZ

Maestro Coro: Georg Leopold

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