Un Don Pasquale "giovanile"

Dopo il debutto a Ravenna è arrivato a Piacenza il "Don Pasquale" che Riccardo Muti ha costruito attorno alla sua orchestra "Cherubini". Pensata dalla regia di Andrea De Rosa come un giuoco semplice e scoperto di teatro nel teatro, l'opera ha goduto di una lettura musicale attenta alle sottigliezze espressive. Sul palcoscenico Desderi navigato attore-maestro e i giovani cantanti attenti allievi. Grande festa alla fine.

Recensione
classica
Teatro Municipale Piacenza
Gaetano Donizetti
28 Dicembre 2006
Dopo il debutto a Ravenna è arrivato a Piacenza il "Don Pasquale" che Riccardo Muti ha costruito attorno alla sua orchestra "Cherubini". Un banco di prova importante per questa formazione giovane in tutti i sensi ma con la quale pare che Muti stia riuscendo a lavorare in profondità, ottenendo risultati solidi e concreti, come è emerso anche in questa occasione. Pensata dalla regia di Andrea De Rosa come un giuoco palese e scoperto di teatro nel teatro, la messa in scena ha avuto il vantaggio di restituire a questo "dramma buffo" donizettiano la sua dimensione casalinga e borghese. In questo senso la discreta semplicità della scena in interno – variata solo alla fine dal cancello sullo sfondo – ha rinunciato a proposte originali per divenire mero sfondo – impreziosito solo dai costumi di Gabriella Pescucci – lasciando ampio spazio al dato musicale. Fin dalle prime frasi sciolte dall'orchestra è emersa l'estrema attenzione prestata all'impasto timbrico, pulito ma denso, gestito con raffinato gusto per le sottigliezze espressive, palesate in alcuni momenti in cui i tempi danzanti venivano sciolti con una leggerezza coinvolgente. Un gran lavoro svolto da Muti con i suoi "ragazzi" che ha dato buoni risultati quindi, e che ha inoltre confermato come quest'opera sia ricca di sfumature ben lontane da più consueti schematismi di genere. Una lettura che, sul palcoscenico, ha trovato riscontro in Desderi, il quale ha restituito un Don Pasquale che – al di là della voce – ha insegnato ai giovani colleghi come stare sul palcoscenico. Tra i giovani cantanti è emerso Mario Cassi, che ha ben tratteggiato il Dottor Malatesta; ma anche Juan Francisco Gatell ha restituito un Ernesto corretto e Laura Giordano ha incarnato Norina con palese impegno. Alla fine gran festa per tutti.

Direttore: Riccardo Muti

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