Un bel Don Carlos di fine stagione

Il Carlo Felice ha chiuso in bellezza la propria stagione lirica ospitando una splendida edizione del "Don Carlo" di Verdi. Pubblico folto e applausi a scena aperta per i principali interpreti. Artefici del successo il direttore Mark Elder e il regista Hugo De Ana. Ma in evidenza anche Roberto Frontali (Rodrigo), Ferruccio Furlanetto (Filippo II) e Nadja Michael (Eboli). "Don Carlo" sarà replicata sei volte fino al 1 luglio.

Recensione
classica
Teatro Carlo Felice Genova
Giuseppe Verdi
21 Giugno 2001
Dopo "Jerusalem" e "Giovanna d'Arco" il Carlo Felice ha chiuso la propria stagione lirica e i festeggiamenti verdiani ospitando una bella edizione del "Don Carlo". Lo spettacolo è nato da una coproduzione fra il teatro genovese, il Teatro Real di Madrid e il Maggio Fiorentino. Edizione in quattro atti, con un solo intervallo fra il secondo e il terzo. Artefici del successo, il direttore Mark Elder e il regista e scenografo Hugo De Ana. Il Verdi di Elder ha il pregio della compattezza e della coerenza interiore, anche se, soprattutto nel primo atto (non a caso il più debole della rappresentazione) tende ad allargare i movimenti, ad esasperare il respiro creando talvolta qualche problema ai cantanti.Nell'insieme, tuttavia, la lettura ha avuto il piglio vigoroso, eroico, solenne che si addice al Verdi del "Don Carlos", capace di infinite sfumature, abile nel costruire un'orchestrazione di sapiente efficacia drammaturgica. Si pensi al magistrale duetto fra Filippo e l'Inquisitore, sottolineato da uno strumentale cupo, relegato nei bassi più profondi e lugubri. Le scene di De Ana sono parse splendide. Non tanto la prima "soffocata" da due imponenti colonne che impediscono la visuale; quanto il secondo quadro del secondo atto, (la piazza davanti a Nostra Signora d'Atocha), o l'apertura del terzo atto (la camera del Re). Scene suggestive nelle quali De Ana (suoi anche i preziosi costumi) costruisce quadri "pittorici" fortemente espressivi. Ottimo il cast, dominato dalle voci basse. Roberto Frontali è stato uno straordinario Rodrigo. Superlativo anche il Filippo II di Ferruccio Furlanetto, meritatamente applaudito in "Ella giammai m'amò" restituita con intensità e appassionata partecipazione emotiva. Sergej Larin ha risolto la figura di Don Carlo con sufficiente autorevolezza, anche se sul piano vocale non tutto è parso irreprensibile. Analoga impressione ha suscitato Marina Mescheriakova: voce certamente "importante", ma non sempre sostenuta da una effettiva intensità comunicativa. Appassionata, invece, l'Eboli di Nadja Michael, festeggiatissima dopo "O Don fatale". Da segnalare ancora l'eccellente Askar Abdrazakov (Inquisitore). Bene coro e orchestra.

Note: all. del Teatro Carlo Felice in coproduzione con il Teatro Real di Madrid e la Fondazione Maggio Musicale Fiorentino

Interpreti: Furlanetto/Tian, Larin/Didyk, Frontali/Vassallo, Michael, Kurteshi, Abrdazakov, Di Cristoforo, Mescheriakova/Tzvetkova, Pamio, Cosentino, Auyanef, Boscolo, Fibrini, Noli, Piccinni, Sammaritano, Snarski

Regia: Hugo De Ana

Scene: Hugo De Ana

Costumi: Hugo De Ana

Orchestra: Orchestra del Teatro Carlo Felice

Direttore: Mark Elder

Coro: Coro del Teatro Carlo Felice

Maestro Coro: Ciro Visco

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