Un “Ballo” in omaggio alla più rassicurante tradizione

A Parma si è aperto il Festival Verdi 2011 con una serata dedicata a Salvatore Licitra

Recensione
classica
Festival Verdi Parma
Giuseppe Verdi
01 Ottobre 2011
Il mese “verdiano” si è aperto a Parma con il debutto di questo nuovo allestimento di “Un ballo in maschera”, capace nel complesso di assecondare il bisogno di riappropriarsi di una tradizione e di un’identità culturale ben definite da parte di una città che rischia di smarrirsi tra contingenze economiche e vicissitudini politico-amministrative. Ed ecco il rassicurante passato che riappare nelle scene “classiche” della produzione del 1989, ancora ben funzionali nella rievocazione delle atmosfere scaturite dalla pulita immaginazione di Pierluigi Samaritani, qui appena ravvivata con estrema cura dalla regia di Massimo Gasparon. Sul palcoscenico a dare corpo alla figura di Riccardo – simbolo della nobile rettitudine di un uomo capace di sacrificare i desideri personali (Amelia) sull’altare del suo ruolo pubblico – la voce di Francesco Meli, ben allineata con i caratteri del personaggio che ha visto crescere nel corso dell’opera sicurezza ed espressività. Un percorso seguito anche dalla Amelia di Kristin Lewis, capace di restituire un’interpretazione coinvolgente dopo alcune iniziali rigidità. Più lineare il Renato di Vladimir Stoyanov, saldo nel profilo combattuto tra amico fedele e marito (presumibilmente) tradito. L’Ulrica di Elisabetta Fiorillo è emersa dal proprio “antro” in maniera non proprio efficacissima mentre molto vivace, soprattutto nell’ultimo atto, l’Oscar di Serena Gamberoni. Gelmetti ha intessuto un percorso musicale coinvolgente, capace di stagliare dinamiche nette ed espressivamente connotate, pur lasciando trapelare qualche sbavatura tra le maglie di un’orchestra non sempre precisissima, completata dal solido coro preparato da Faggiani. Alla fine pubblico rassicurato e soddisfatto.

Note: Foto Roberto Ricci – Teatro Regio di Parma

Interpreti: Riccardo FRANCESCO MELI (1, 5, 9, 13, 23), HECTOR SANDOVAL (20, 27, 30) Renato VLADIMIR STOYANOV (1, 5, 9, 13), CARLO GUELFI (20, 23, 27, 30) Amelia KRISTIN LEWIS (1, 5, 9, 23, 27, 30), ALISA ZINOVJEVA (13, 20) Ulrica ELISABETTA FIORILLO (1, 5, 9, 23), NICOLE PICCOLOMINI (13, 20, 27, 30) Oscar SERENA GAMBERONI Silvano FILIPPO POLINELLI Samuel ANTONIO BARBAGALLO Tom ENRICO RINALDO Un giudice COSIMO VASSALLO Un servo ENRICO PAOLILLO

Regia: MASSIMO GASPARON

Scene: PIERLUIGI SAMARITANI

Costumi: PIERLUIGI SAMARITANI

Coreografo: ROBERTO MARIA PIZZUTO

Orchestra: TEATRO REGIO DI PARMA

Direttore: GIANLUIGI GELMETTI

Coro: TEATRO REGIO DI PARMA

Maestro Coro: MARTINO FAGGIANI

Luci: ANDREA BORELLI

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