Tjeknavorian e l'Orchestra Sinfonica di Milano alla Scala

L'Orchestra Sinfonica di Milano ha inaugurato la sua stagione alla Scala

SJ

15 settembre 2025 • 2 minuti di lettura

Tjeknavorian e l'Orchestra Sinfonica di Milano alla Scala (Foto Angelica Concari)
Tjeknavorian e l'Orchestra Sinfonica di Milano alla Scala (Foto Angelica Concari)

Teatro alla Scala, Milano

Tjeknavorian e l'Orchestra Sinfonica di Milano

14/09/2025 - 14/09/2025

L'Orchestra Sinfonica di Milano ha inaugurato la sua stagione alla Scala. Sul podio Emmanuel Tjeknavorian al suo secondo mandato come direttore musicale. In apertura della serata il Concerto per pianoforte n 1 di Brahms con Rudolf Buchbinder che, nonostante sia pianista di grande esperienza, ha dato prova di grande virtuosimo ma è parso poco partecipe delle diversissime atmosfere dei tre movimenti e dell'aura quasi sinfonica della composizione. Ciò nonostante salutato con ovazioni dal pubblico al termine dell'esecuzione, a cui ha regalato come bis un valzer straussiano.

Del tutto convincente invece la Quinta sinfonia di Čajkovskij. Tjeknavorian ha mostrato un ferreo controllo di ogni sezione mantenendo una tensione costante, dal cupo tema ciclico che apre l'Adagio ai momenti più leggeri come il valzer dell'Allegro. Pieni orchestrali compatti senza sbavature, contorni netti degli ottoni e dei tanti concertini dei quali è ricca la partitura. Una riprova dell'ottima intesa che si è creata fra il maestro e l'organico e che è di certo destinata a rinsaldarsi in futuro, considerati anche i tantissimi concerti che lo vedranno impegnato nella stagione 2025-26. Grandi applausi per tutti al termine da parte del pubblico della Sinfonica di Milano che ha sempre avuto un festoso rapporto di affetto con l'orchestra.

PS. Prima del concerto inaugurale, nel foyer della Scala c'è stato un incontro propedeutico con Oreste Bossini che, stimolato dalle domande di Damiano Afrifa ufficio stampa della Sinfonica di Milano, ha fornito una preziosa guida all'ascolto delle composizioni in programma, con anche brevi squarci biografici dei compositori. Tutte coordinate utilissime, come per esempio l'aver ricordato che Brahms ventunenne avesse concepito in origine il concerto come sinfonia, poi come brano per due pianoforti; come pure l'intenzione di Čajkovskij di distaccarsi dai modelli tedeschi per dar vita a una formula sinfonica russa.