Teatro come camera oscura

Il nuovo allestimento della rara opera di Bloch ha convinto per l'approccio visionario ed espressionistico che ha accompagnato il pubblico durante tutta la rappresentazione.

Recensione
classica
Klangbogen Wien Wien
Ernest Bloch
15 Luglio 2003
Affascinante la nuova realizzazione dell'unica opera di Ernest Bloch, raramente eseguita e presentata a Vienna per la prima volta in un teatro professionale (precedentemente era stata rappresentata solo come saggio finale in diversi colleges americani) nella versione in lingua inglese (l'originale è francese) di Alex Cohen. La nuova regia (in legame indissolubile con scene e luci) si ispira chiaramente ai canoni estetici scespiriani, presentando sulla scena una macchina fotografica puntata verso una grande scatola nera, scena nella scena in cui si svolge tutta l'azione. Dentro a questo "catafalco", nella parete di fondo, uno specchio, che oltre a riflettere i cantanti, mostra anche il pubblico a sé stesso, con un intento/messaggio poetico più che palese. L'orchestra si muove sovrana tra gli abrupti cambi ritmici e i metri fluttuanti della partitura. Il timbro è omogeneo per rendere "paradossalmente" ovvi i più arditi virtuosismi armonici, sebbene nei registri alti il suono risulti a volte aspro per via dei picchi sforanti di alcuni fiati. Ma quello che conta è che l'orchestra, con respiro continuo dalle linee granulate, ha accompagnato l'ascoltatore in quel labirinto di visioni eretto dalla regia. A volte, però, le scene di insieme, soprattutto quelle con l'intervento del coro, sono risultate fuorvianti poiché troppo enfatiche e di intensità sproporzionata. Donnie Ray Albert e Susan Bollock nei ruoli principali sono impeccabili nel canto, ma la loro recitazione e mimica può essere terribilmente goffa e non sposarsi agli intenti drammatici del plot scespiriano, in cui crudeltà, brama, speranza e allucinazioni danno vita a un flash espressionistico ante litteram. Bravi anche gli altri interpreti, ma una menzione particolare meritano le tre streghe (Kollaku, Ratzenböck e Krasteva), che a apertura e chiusura dell'opera hanno deliziosamente coronato il riuscito allestimento.

Note: nuova produzione

Interpreti: Macbeth Donnie Ray Albert, Macduff Mel Ulrich, Banquo Andreas Scheibner, Duncan Wolfgang Müller-Lorenz, Malcolm Stephen Chaundy, Lennox Anthony Marber, An Old Man Malcolm Rivers, A Servant Erik Ârman, A Murderer Alfred Werner, Lady Macbeth Susan Bullock, Lady Macduff Sabina Cvilak, First Witch Erla Kollaku, Second Witch Christa Ratzenböck, Third Witch Nadia Krasteva

Regia: Keith Warner

Coreografo: Janko Kastelic

Orchestra: Radio Symphonieorchester Wien

Direttore: Shao-Chia Lü

Coro: Festival-Chor KlangBogen Wien

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