Bolle di suono elettronico si effondono in sala quando ancora il pubblico sta prendendo posto: forse, una piccola reminescenza di
Solaris di Tarkovskij, nel
Solaris del 37enne Dai Fujikura. Il lavoro sembra non cercare un confronto diretto col film, tanto da affacciarsi dalla scena con una proiezione silenziosa in 3D (firmata Ulf Langheinrich) che, per entrare nella problematica della teoresi dell’irriducibile alla ratio umana, punta piuttosto alla fantasmagoria visionaria del romanzo di Lem. Lo spunto visivo rimane però accantonato, riemergendo - efficacemente - solo alla fine di una pièce che porta al minimo (4) i personaggi, sdoppiandoli in mimi-danzatori e cantanti; la messinscena di Saburo Teshigawara asseconda con discreti risultati tale essenzialità, e lascia spazio a una partitura musicale molto ben scritta, soprattutto sul piano strumentale. La vocalità è invece una sintesi del declamato secondo-Novecento, ma almeno in avvio si affatica (con toni iper-lirici) su un libretto che, per quanto sintetico, s’incaglia in più occasioni. Anche altri aspetti della drammaturgia musicale risultano troppo squadrati, fino al didascalico (ad es. la caratterizzazione timbrico-strumentale in alcuni dialoghi vocali), mentre alcuni dettagli della regia appaiono inutilmente sovraccarichi (quale senso, i costumi iniziali dei cantanti?); ma il lavoro prende un buon passo dal compleanno di Shnaut, ed essendo il primo scenico - nonché proibitivo nel soggetto, recentemente musicato da Glanert - di Fujikura va perciò encomiato, come la sua realizzazione di livello assai alto: solidissime le voci cantanti di Sarah Tynan, Leigh Melrose, Tom Randle e Callum Thorpe, i performer in scena, e la realizzazione elettronica dell’Ircam, con applausi calorosi per tutti da una sala gremita.
Note: Opéra in quattro atti (2015)
Libretto di Saburo Teshigawara, dal romanzo eponimo di Stanislaw Lem
Materiale estratte dal film Solaris di Andrej Tarkovskij con la gentile autorizzazione di Mosfilm.
Realizzazione informatico-musicale Ircam, a cura di Gilbert Nouno
Foto di scena © Vincent Pontet
Interpreti: Sarah Tynan: Hari
Leigh Melrose: Kris Kelvin
Tom Randle: Shnaut
Callum Thorpe: Gibarian
Marcus Farnsworth: Kelvin (voce recitante)
Regia: Saburo Teshigawara
Scene: Saburo Teshigawara - Ulf Langheinrich (per le immagini 3D)
Costumi: Saburo Teshigawara
Corpo di Ballo: Saburo Teshigawara, Rihoko Sato, Václav Kuneš, con la partecipazione di Nicolas Le Riche
Coreografo: Saburo Teshigawara
Orchestra: Ensemble InterContemporain
Direttore: Erik Nielsen
Luci: Saburo Teshigawara, con la collaborazione di Ulf Langheinrich