Schegge monteverdiane

La Neue Oper Wien esegue in prima assoluta l'Orfeo di Christoph Cech, un lavoro per la scena costruito partendo dall'ononimo modello monteverdiano. Nonostante la regia problematica e la dizione incomprensibile dei cantanti, un'interessante riflessione sulle attuali possibilità del teatro musicale.

Recensione
classica
Remise Wien Wien
Christoph Cech/Claudio Monteverdi
23 Aprile 2005
L'austriaco Christoph Cech ha sempre scelto di muoversi tra i generi e le categorie musicali. Non deve quindi stupire che per il suo ultimo lavoro musicale per la scena, presentato in prima assoluta dalla Neue Oper Wien, abbia scelto di ispirarsi a un celebre modello del passato, l'Orfeo di Monteverdi, scelta che assume un peso ancora maggiore se si considera che questa opera viene ritenuta la capostipite di questo genere musicale. Cech si lancia nell'impresa ardita di "re-interpretare" il modello monteverdiano, adottandone in toto la trama e il libretto e facendo infiltrare nella partitura lunghe citazioni, linee vocali e atmosfere dell'originale. Il risultato è una giustapposizione di differenti strati musicali che, affiancando orchestra classica a basso elettrico, tastiere e fisamonica, fonde diversi momenti stilistici e linguaggi musicali, senza tuttavia cadere nella facile trappola del collage e dell'eclettismo. Prima la parola o prima la musica, si dibatteva al tempo di Monteverdi in seguito alle rivoluzionarie innovazioni del maestro cremonese. L'allestimento viennese sembrerebbe privilegiare la seconda ipotesi! I cantanti hanno infatti grandi difficoltà con il testo italiano, maltrattato e reso incomprensibile, cosa che rende praticamente impossibile seguire le vicende dell'opera. Anche la regia qui sceglie di non aiutare il pubblico. Troppo volta all'esaltazione degli stimoli sensuali sacrifica la diversificazione dei personaggi e la linearità, creando dei quadri che più che una situazione rappresentano un "affetto". Tra gli interpreti spicca la bulgara Milena Georgieva, che ha confermato la sua maturità vocale e musicale muovendosi con agilità in entrambi gli idiomi vocali che caratterizzano quest'opera, quello monteverdiano del modello e quello contemporaneo di Cech.

Interpreti: Milena Georgieva, Alexander Kaimbacher, Rebecca Nelsen, Annette Schönmüller, Steven Gallop, Veronica Groiß, Juan Fernando Gutierrez, Roman Payer, Günther Strahlegger.

Regia: Carlos Wagner

Orchestra: Amadeus Ensemble Wien

Direttore: Walter Kobéra

Coro: Coro Della Neue Oper Wien

Se hai letto questa recensione, ti potrebbero interessare anche

classica

Successo per Beethoven trascritto da Liszt al Lucca Classica Music Festival

classica

Non una sorta di bambino prodigio ma un direttore d’orchestra già maturo, che sa quello che vuole e come ottenerlo

classica

Napoli: per il Maggio della Musica