Sakamoto al Mart per Bertolucci

Ryuichi Sakamoto ha inaugurato l'edizione 2007 del festival delle arti contemporanee "Futuro Presente", ospitato al MART di Rovereto e quest'anno dedicato a Bernardo Bertolucci. E proprio attorno alle colonne sonore di alcuni suoi film è stato costruito un concerto per trio che ha subito alcune imprecisioni violinistiche. Tra i numerosi brani fuori programma, le celebri melodie di "Sheltering sky" e "1900" hanno appagato un pubblico numeroso.

Recensione
classica
Auditorium Fausto Melotti Rovereto
03 Maggio 2007
Ryuichi Sakamoto ha inaugurato l'edizione 2007 del festival delle arti contemporanee "Futuro Presente", ospitato al MART di Rovereto e quest'anno dedicato a Bernardo Bertolucci. E proprio attorno alle colonne sonore di alcuni suoi film è stato costruito il concerto che vedeva impegnati Jaques Morelenbaum al violoncello e Stefano Paliani al violino, oltre allo stesso Sakamoto al pianoforte. Un percorso attraverso le suggestioni incarnate da quei personali impasti tra armonie occidentali e tratteggi melodici delineati attraverso reminiscenze orientali che sono la cifra stilistica di questo compositore. Una personalità che ha attraversato i generi a partire dalla sua esperienza con la Yellow Magic Orchestra, gruppo techno-pop degli anni Settanta, per poi perlustrare i vari scenari musicali nell'ambito dei quali ha saputo ritagliarsi un ruolo personale: tante sono le collaborazioni che il musicista giapponese ha saputo sviluppare, mantenendo sempre un rapporto privilegiato con la produzione di musica per film, affiancandosi a registi come Oliver Stone ("Wild Palms"), Pedro Almodovar ("Tacchi a spillo") e, appunto, Bernardo Bertolucci, per il quale ha realizzato le musiche per "L'ultimo imperatore", "Il tè nel deserto" e "Piccolo Buddha". Da queste pellicole sono derivate le suggestioni più coinvolgenti di un concerto nel quale, nella dimensione timbrica essenziale del trio - liberata attraverso un gusto compositivo che mischia vaghi rimandi al repertorio classico occidentale (Debussy, Schumann, e così via) a segni più contemporanei - sono risultati un poco appiattiti i colori degli impasti armonici subendo alcune imprecisioni violinistiche. Tra i numerosi brani fuori programma, celebri melodie di "Sheltering sky" e "1900" hanno appagato un pubblico numeroso e entusiasta.

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