Rigoletto è un circo a luci rosse

Robert Carsen spinge sul grottesco

Recensione
classica
Théâtre Royal de la Monnaie
Giuseppe Verdi
08 Maggio 2014
Un Rigoletto che più che tragico, grottesco, con la corte di Mantova che diviene un circo a luci rosse, con donne in tenuta hard al posto delle tigri e bambola gonfiabile dentro un sacco che sin dalle prime battute anticipa l'epilogo. La co-produzione della Monnaie dell'opera verdiana firmata dal canadese Robert Carsen, già andata in scena en première al Festival d'Aix-en-Provence, appaga il pubblico belga che non lesina applausi, ma suscita non poche perplessità. Più che approfondire, oppure rendere da un'altra illuminante visuale il drammatico travaglio di un uomo che ride degli altri ma finisce vittima della sua stessa risata, sembra a tratti di assistere invece ad un banale spettacolo circense a luci rosse, ed in sala si sentono infatti in più momenti risate e risatine. Se a ciò sia aggiunge che Rigoletto interpretato da Dimitri Platanias ha le movenze di un panda l'effetto parco dei divertimenti per adulti è completo. Un Platanias oltretutto non abbastanza incisivo come cinico giullare prima, padre vendicativo dopo. Detto questo, non manca qualche momento poetico, sopratutto nella Gilda innamorata di “Caro Nome”, cantata da un trapezio sospeso tra stelle scintillanti. Di effetto le luci, curate dallo stesso Carsen con Peter Van Praet, anche nel ben rendere la notte tempestosa. Nel ruolo di Gilda, noi abbiamo sentito Simona Saturova che ha emozionato dimostrando la necessaria agilità vocale e capacità interpretativa, e che pure ha ben duettato con Arthuro Chiacon-Cruz, un Duca di Mantova invece altalenante nel cantare. Si è fatta notare poi la potente profondità del basso Ain Anger nei panni di Sparafucile e, in generale, l'ottima prestazione del coro. Anche dal maestro Marco Rizzi sul podio a dirigere l'orchestra de la Monnaie ci si aspettava di più.

Note: Coproduzione La Monnaie, Festival d'Aix-en-Provence, Opéra national du Rhin (Strasbourg), Bolshoi Theatre of Russia (Moscow), Grand Théâtre de Genève

Interpreti: Dimitri Platanias (Rigoletto), Simona Šaturová (Gilda), Arturo Chacón-Cruz (Il Duca di Mantova), Ain Anger (Sparafucile), Sarah Fulgoni (Maddalena), Carole Wilson Giovanna), Kurt Gysen (Il Conte di Monterone), Jean-Luc Ballestra (Marullo), Roberto Covatta (Matteo Borsa), Laurent Kubla (Il Conte di Ceprano), Yvette Bonner (La Contessa di Ceprano), Gérard Lavalle (Usciere di Corte)

Regia: Robert Carsen

Scene: Radu Boruzescu

Costumi: Miruna Boruzescu

Coreografo: Philippe Giraudeau

Orchestra: de La Monnaie

Direttore: Carlo Rizzi

Coro: de La Monnaie

Maestro Coro: Martino Faggiani

Luci: Robert Carsen, Peter Van Praet

Se hai letto questa recensione, ti potrebbero interessare anche

classica

Al Theater Basel L’incoronazione di Poppea di Monteverdi e il Requiem di Mozart in versione scenica

classica

Raffinato ciclo di concerti dell’Accademia Bartolomeo Cristofori per il festival del Maggio Musicale Fiorentino

classica

Il pianista per la rassegna Landscapes della Fondazione Benetton