Quando Mozart incontra Puccini

A Lucca un concerto dell' Ensemble Bella Musica Mozarteum

RN

09 settembre 2025 • 2 minuti di lettura

Ensemble Bella Musica Mozarteum (Foto Jonas Hoffmann)
Ensemble Bella Musica Mozarteum (Foto Jonas Hoffmann)

Teatro San Girolamo, Lucca

Ensemble Bella Musica Mozarteum

01/09/2025 - 01/09/2025

Raffinato in prassi esecutiva e ricercato nel repertorio in programma il concerto strumentale e vocale svoltosi al Teatro San Girolamo di Lucca la sera del 1° settembre 2025. Protagonista l’Ensemble Bella Musica Mozarteum, fondato da Stefan David Hummel. L’Ensemble nasce a Salisburgo e riunisce giovani musicisti provenienti dall’ambiente del Mozarteum, con lo scopo di rendere la musica classica un’esperienza viva, accessibile e condivisa; il progetto artistico dell’Ensemble “Bella musica” si sviluppa lungo i cosiddetti Itinerari europei di Mozart, portando la sua musica in luoghi che ne evocano la vita e lo spirito. Dopo la Toscana, la tournée italiana dell’Ensemble farà tappa in Lombardia e Trentino-Alto Adige.

Il concerto del primo settembre sigla la fattiva collaborazione internazionale con partenariati quali il Teatro del Giglio Giacomo Puccini, il Conservatorio Luigi Boccherini di Lucca, il Conservatorio di Santa Cecilia a Roma e il Museo Puccini di Lucca; infatti, alla serata otto studenti del Conservatorio Boccherini integrano l’Ensemble. Il progetto collaborativo ha valenza triennale: 2025 – 2027.

Molto variegato il repertorio in programma: da Salieri a Haydn, Giuliani, Puccini e Mozart. Del salisburghese, i Concerti per violino in La maggiore K. 219 e in Re maggiore K. 218 sono interpretati sul violino originale appartenuto a Mozart: il Klotz, realizzato a Mittenwald nella bottega dei liutai Klotz; la Sinfonia Concertante K. 364 è eseguita con lo stesso Klotz e la viola originale, uno strumento norditaliano databile intorno al 1700.

Tra la sequenza dei brani, spicca L’Ouverture da Catilina, di Salieri, di cui quest’anno ricorre il bicentenario della morte; un suggerimento subliminale per la riscoperta di un autore non molto presente nei cartelloni. Altro brano degno di interesse, la Sinfonia in do Maggiore (1820) della compositrice lucchese Marianna Bottini (1802-1858), nella prima esecuzione in tempi moderni. Per una curiosa coincidenza, Bottini morì l’anno stesso della nascita di Giacomo Puccini. Di quest’ultimo due arie tratte da Turandot e Gianni Schicchi; voce solista il giovane soprano Celeste Nardi, dalle caratteristiche e qualità molto interessanti e da riascoltare in altro contesto.

Il repertorio presentato mette in evidenza sia il ricercato virtuosismo degli strumenti solisti e dell’orchestra sia lo spessore di suono, nitido e corposo in entrambi. L’eccellente bacchetta di Stefan David Hummel, stesso fondatore e direttore artistico della compagine, conduce l’intera serata con assoluto rigore ed elasticità nei tempi e nelle dinamiche.

All’entusiasmo del pubblico, l’Ensemble risponde con tre fuori programma molto coinvolgenti.