Prima che arrivi il giorno

Torna finalmente Wagner al Gran théâtre di Ginevra; Un Tristano e Isotta d'eccezione con un cast molto wagneriano e l'Orchestra della Svizzera romanda diretta da un Amin Jordan estremamente sensibile e maturo.

Recensione
classica
Grand Théâtre Ginevra
Richard Wagner
10 Febbraio 2005
La compiutezza di quest'opera, sommata alla minuziosissima performance di questa "prima", ne rendono laborioso ogni accesso critico: il cerchio si è chiuso. Ma circumnavighiamo questa circonferenza sin dal preludio, il più sommesso e intimistico di Wagner, con l'immagine di Isotta che si sporge sul ponte della nave: alle spalle la sua Irlanda e dinnanzi la Cornovaglia del promesso Re Marke. Subito i primi confronti con Tristano si trasformano in passione. Sulla scena una nave a misura di palco, dal movimento appena percettibile, come lo sono i mutamenti di questi sentimenti. A stagliare questa orizzontalità della vita, dei lucentissimi neon in verticale evidenziano il contrasto luce-ombra; il giorno, proprio nel secondo atto, irromperà sulla notte passionale dei due protagonisti. Il secondo atto si apre su un muro al cui interno si fa spazio una camera che, scorrendo come una pellicola orizzontale, farà spostare gli innamorati in nuove stanze, il cui arredamento evidenzia le sfumature della loro passione passando dal fuoco, ad una sorgente illuminata, alla finestra murata che, tuttavia, non potrà opporsi al farsi del giorno. Il terzo atto vede Tristano morente nel suo castello: l'elemento dell'acqua che si cosparge su tutta la scena e fa emergere fisicamente i fantasmi di Tristano bambino e di sua madre, non riesce però a sciogliere questo dolore ma sembra far sprofondare tutti. L'unica ad innalzarsi fisicamente sulla cima di un faro, ormai annullata dal dolore, sarà Isotta. Una regia molto imponente, dunque, non sempre facile da interpretare anche dal cast molto wagneriano. Ancora una volta, e così bene interpretata, è la musica ad irrompere e a far luce su una notte che, oggi, non può fungere da soluzione.

Note: nuovo allestimento

Interpreti: Tristano: Clifton Forbis Re Marke: Alfred Reiter Isotta: Jeanne-Michèle Charbonnet Kurwenal: Albert Dohmen Brangäne: Mihoko Fujimura Melot: Philippe Duminy

Regia: Olivier Py

Scene: Pierre-André Weitz

Costumi: Pierre-André Weitz

Orchestra: Orchestre de la Suisse Romande; solista al corno inglese: Sylvain Lombard

Direttore: Armin Jordan

Coro: Coro del Gran Teatro di Ginevra

Maestro Coro: Ching Lien Wu

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