Più opera dell’opera

Andriessen musica la complessità della Commedia dantesca: una partitura raffinata e narrativa

Recensione
classica
Holland Festival Amsterdam
Louis Andriessen
18 Giugno 2008
Andriessen non ha mai amato l’opera. E nella nuova video-opera La Commedia ha cercato di liberarsi di ogni residuo di quella tradizione: non c’era un vero libretto, ma un collage di testi tratti da Dante, dall’Antico Testamento, da poeti olandesi; i personaggi si alternavano tra la scena e numerosi schermi (un film di Hal Hartley che raccontava le vicende mute di un gruppo di musicisti da strada, tra liti furibonde e baci appassionati); emergeva la predilezione di Andriessen per le voci non impostate, come quella di Cristina Zavalloni (nei panni di Dante, trasformato in una moderna reporter, in tailleur rosso fuoco) o dell’attore Jeroen Willems (nei panni di Lucifero, trasformato in un uomo d’affari rabbioso e depresso); anche la scenografia sembrava un’immensa istallazione, con il Teatro Carré invaso da impalcature metalliche, montacarichi, ponteggi mobili. Eppure è parsa come la più operistica delle opere di Andriessen, dotata di una vera temperatura teatrale, di una accorta miscela di registri lirici, comici, drammatici, di una straordinaria varietà di soluzioni musicali che hanno sorpreso ed emozionato il pubblico. Andriessen ha colto la complessità della Commedia dantesca, piena di sapienza e di bellezza, di horror e di humour, trasformando questa discesa agli inferi in un lungo viaggio attraverso la vita umana. Con una partitura molto narrativa, che si muoveva con grande libertà tra stili diversi, citazioni e allusioni, dalle canzoni medievali a Debussy, al pop. Con una scrittura strumentale raffinatissima (che sfruttava anche il cimbalom, la chitarra elettrica, un clarinetto contrabbasso davvero infernale) e il canto, di straordinaria bellezza, della Beatrice di Claron McFadden, che faceva impallidire tutte le altre voci.

Interpreti: Beatrice, Claron McFadden Dante, Cristina Zavalloni Lucifer, Jeroen Willems Casella, Marcel Beekman

Regia: Hal Hartley

Scene: Paul Clay

Costumi: Robby Duiveman

Orchestra: Asko Ensemble e Schönberg Ensemble

Direttore: Reinbert de Leeuw

Coro: Synergy Vocals e Kinderkoor De Kickers

Maestro Coro: Micaela Haslam e Jan Maarten Koeman

Luci: Scott Zielinski

Se hai letto questa recensione, ti potrebbero interessare anche

classica

Successo per Beethoven trascritto da Liszt al Lucca Classica Music Festival

classica

Non una sorta di bambino prodigio ma un direttore d’orchestra già maturo, che sa quello che vuole e come ottenerlo

classica

Nuova opera sul dramma dell’emigrazione