Minkowski illumina "Lucio Silla" a Salisburgo

Rolando Villazon interpreta il tiranno dell'opera giovanile di Mozart.

PC

29 luglio 2013 • 2 minuti di lettura

Olga Peretyatko e Rolando Villazon (foto Matthias Baus)
Olga Peretyatko e Rolando Villazon (foto Matthias Baus)

Salzburger Festspiele Salisburgo

Wolfgang Amadeus Mozart

27/07/2013 - 27/07/2013

Sembrava tutta centrato sul protagonista, Rolando Villazón, il "Lucio Silla" importato al Festival di Salisburgo dalla Mozartwoche del Mozarteum. Ma tagliare - come da tradizione - il ruolo del secondo tenore, Aufidio, e aggiungere un'aria spuria dal successivo Lucio Silla di Johann Christian Bach per aumentare il peso del protagonista nel finale, non è bastato. Villazón è un grande artista, vocalmente regge ancora una parte tutta giocata sul registro centrale, ma stilisticamente fatica a restare nei binari mozartiani. L'odioso tiranno romano poi, è interpretato in modo fin troppo monocorde, con un'insistenza gestuale sull'aspetto violento e isterico che alla fine risulta un po' petulante. Protagonisti dello spettacolo sono inevitabilmente diventati Marc Minkowski e suoi Musiciens du Louvre Grenoble, che in un miracoloso equilibrio di impeto e rigore hanno illuminato l'intera partitura. Straordinario anche il resto del cast, capitanato da Olga Peretyatko nel terribile ruolo di Giunia, tecnicamente strabiliante, con timbro morbido e cristallino, tanto graziosa quanto veemente in scena, e Marianne Crebassa, che ha restituito un Cecilio tenero e impetuoso, con pieno controllo della sua voce agile, calda e avvolgente. Ottime anche Eva Liebau (Celia) e, con qualche ruvidezza, Inga Kalna (Lucio Cinna). Difficile parlare della regia del canadese Marshall Pynkosky, tutta basata sulle scene palladiane di Antoine Fontaine – scenografo di Sofia Coppola per Marie Antoinette – e su movimenti coreografici sempre identici. Peccato perché un libretto come quello di Giovanni de Gamerra, dove succede pochissimo e i personaggi non evolvono, confermando dall'inizio alla fine il loro profilo psicologico, necessiterebbe di maggiori innesti creativi dal punto di vista della messa in scena.

Interpreti: Rolando Villazon (Lucio Silla), Olga Peretyatko (Giunia), Marianne Crebassa (Cecilio), Inga Kalna (Lucio Cinna), Eva Liebau (Celia)

Regia: Marshall Pynkinski

Scene: Antoine Fontaine

Costumi: Antoine Fontaine

Coreografo: Jeannette Lajeunesse Zingg

Orchestra: Les Musiciens du Louvre Grenoble

Direttore: Marc Minkovski

Coro: Salzburger Bachchor

Maestro Coro: Alois Glassner

Luci: Hervé Gary