Meditazioni su Francesco

L'assessorato alla cultura di Figline Valdarno come insolito committente per un'opera in due brevi atti destinata al bel teatro Garibaldi e imperniata su San Francesco d'Assisi, musica di Orio Odori, libretto di Daniele Bacci, validi protagonisti Juan Possidente e Patrizia Cigna

Recensione
classica
Teatro Garibaldi Figline Val d'Arno
Orio Odori
21 Aprile 2006
Un'opera su Francesco d'Assisi è quanto l'assessorato alla cultura di Figline Valdarno ha commissionato a Orio Odori, musicista di area neoromantica, animatore di progetti significativi come la Banda Improvvisa e relative contaminazioni con gruppi come la Koçani Orkestar. Lo spirito del progetto era quello il più possibile inclusivo del "facciamo un'opera" con molte collaborazioni e presenze: l'Accademia di Belle Arti di Carrara per le scene (dominate dall'invenzione azzeccata di un grande rosone in rovina) e i costumi, la giovane compagnia teatrale locale Venti Lucenti, il coro del Teatro Garibaldi, alquante comparse. Forse troppo, tanto più su un piccolo palcoscenico, talvolta a scapito della leggibilità e del rigore del racconto registico. Nel ripercorrere le tappe canoniche di questa vicenda (la spoliazione, il conflitto con l'autorità paterna/papale, la morte), il libretto di Daniele Bacci, intessuto di passi francescani come il celeberrimo Cantico, scritturali, laudistici (ma accettando in sé il controcanto dei romanzi medievali d'amore nel tratteggiare la relazione con Chiara), tratteggia una spiritualità difficile, che sceglie lo spirito, l'evangelica Porta Stretta, la croce, fino al finale in cui l'attore "doppio" di Francesco è stretto nell'abbraccio di nostra sorella morte corporale; ma la musica di Odori, che era sul podio alla guida del piccolo complesso strumentale di corde, fiati e percussioni, ne propone una modulazione più cordiale, sul filo di un melodizzare scorrevole innervato di ritmi e armonie di marca minimalista, molto prudente nella vocalità per lo più affidata ad uno spoglio declamato, peraltro riscaldato dalla partecipazione dei due validi protagonisti, Juan Possidente, baritono, Francesco, e Patrizia Cigna, soprano, Chiara.Caloroso successo.

Note: il ruolo del Padre/Papa era sostenuto da Pietro Simone

Interpreti: Francesco: Juan Possidente Chiara: Patrizia Cigna Padre/Papa: Se Seok Seo Frate Elia: Tiziano Barbafiera Frate Gherardo: Fabrizio Falli Frate Antonio: Leonardo Melani Attori della Compagnia Venti Lucenti e Mauro Fabbrucci (violino), Vieri Bugli (violinio), Marcello Puliti (viola), Veronica Lapiccirella (violoncello), Damiano Puliti (violoncello); Filippo Pedol (contrabbasso); Diana Colosi (arpa); Marisa Rossi (flauto); Gianluca Dioni (oboe); Gianluca Piomboni (clarinetto); Stefano Rocchi (fagotto); Davide Macinai (tromba); Giacomo Montanelli (trombone); Sergio Odori (percussioni)

Regia: Manu Lalli

Scene: corso di scenografia dell'Accademia di Belle Arti di Carrara, professori Francesco Pagliaticcio e Maria Teresa Rinaldi

Costumi: corso di Costume dell'Accademia di Belle Arti di Carrara, professoressa Anita Lamanna

Direttore: Orio Odori

Coro: Coro del Teatro Garibaldi di Figline Valdarno

Maestro Coro: Alessandro Papini

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