Martha a briglie sciolte

Travolgente passaggio al Bologna Festival della pianista più comunicativa, più impeccabile, più imprevedibile.

Recensione
classica
Bologna Festival Bologna
29 Marzo 2008
Martha Argerich: ogni suo concerto è un evento, un'esperienza profonda. Non esiste forse nessun altro pianista oggidì in carriera capace di catturare a tal punto il pubblico, diffondendo nella sala una carica emotiva che si sente sulla pelle. Tecnica pressoché perfetta coniugata a una dose di energia straripante che s'invera di volta in volta in volume sonoro, in velocità, in attacco grintoso del tasto ovvero, contenuta a stento, in sensualità di fraseggio, per poi scoppiare rapidamente in nuovi scatti felini. Il Terzo Concerto di Prokof'ev, non particolarmente bello ma prediletto dalla nostra artista, le dà agio di esibire l'intero caleidoscopio di effetti, passando di continuo dall'uno all'altro: è in questa versatilità, in questa veloce alternanza fra le briglie ora sciolte ora trattenute, che più stupisce nella sua folle corsa verso l'ultima nota che esegue già in piedi, balzando in braccio all'orchestra per condividerne l'entusiasmo, per liberare la tensione. E ancor più fa con i bis, fra un contrappunto bachiano preso a folle velocità coi capelli che le coprono gli occhi e una bagattella schumanniana ridotta a una carezza sulla tastiera. Ad applaudirla in palcoscenico, gli strumentisti della Nazionale Rai, in una fugace tournée con unica tappa al Bologna Festival, che ricorderanno se non altro per l'entusiasmo riscosso nel pubblico. Protagonista assoluta della seconda parte, la compagine sinfonica a pieni ranghi si fa apprezzare per una lettura della Quarta Sinfonia di Ciaikovskij che il giovanissimo direttore Tugan Sokhiev sostiene leggera, senza cadere nelle esuberanze pompieristiche della partitura.

Note: Bologna Festival 2008 sabato 29 marzo 2008, Teatro Manzoni Martha Argerich, pianoforte Tugan Sokhiev, direttore Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai S. Prokof'ev, Concerto n. 3 in Do maggiore op. 26 per pianoforte e orchestra P. I. Ciakovskij, Sinfonia n. 4 in Fa minore op. 36

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