Lucio Silla senza draghi e leoni

Prima esecuzione italiana in tempi moderni - e probabilemnte anche prima assoluta - di un'opera di Händel, giuntaci in manoscritti incompleti e senza notizie sulla composizione e la rappresentazione

Recensione
classica
Accademia Nazionale di Santa Cecilia Roma
Georg Friedrich Haendel
22 Ottobre 2004
Le opere tardo-barocche erano definite dalla vecchia storiografia musicale "opere-concerto", ma in realtà l'aspetto teatrale - in particolare la scenografia - ne costituiva un elemento fondamentale, perché contribuiva a ravvivare e variare la lunga sequela di arie. Il libretto letteralmente insensato di Lucio Silla fu probabilmente pensato proprio in funzione della scenografia, per riutilizzare i complessi macchinari appena realizzati per il Rinaldo, con molte occasioni per effetti scenici sbalorditivi quali, "Il Dio sopra un carro, tirato da due dragoni, e circondato dalle Furie con faci accese alla mano", "Serraglio delle fiere, ove si vedono camminare li leoni", ecc. Niente di tutto ciò in quest'esecuzione in forma di concerto, ma va bene anche così, pur di avere finalmente la prima italiana di Lucio Silla in tempi moderni, forse addirittura la prima in assoluto. D'altronde anche Händel potrebbe non aver mai visto in scena questa sua opera, o magari la vide solo in un piccolo teatro privato, senza "effetti speciali": questo spiegherebbe perché nella partitura manchino tutte le musiche descrittive (marce, tempesta, ecc.), che Fabio Biondi è andato a procurarsi in altre opere di Händel. Lo stesso Biondi è il principale responsabile della bella esecuzione, con l'Europa Galante. I protagonisti sono sei, tutti con voci femminili. Grande interprete di questo repertorio, Sonia Prima evidenzia in ogni aria una sfaccettatura diversa della contrastata figura di Lucio Silla. Altra vera voce di contralto, scura e vellutata, è quella di Marina de Liso (Claudio). Quattro i soprano: Roberta Invernizzi sottolinea la morbidezza e gli "affetti" delle arie di Flavia, Sandrine Piau è più tesa e virile nei panni di Lepido, Elisabetta Scano (Celia) ha le sue carte migliori nella dolcezza del timbro e nella fluidità della coloratura, Sunhae Im (Metella) canta con pulizia ma è inespressiva. Unico uomo, Roberto Abbondanza dà il giusto rilievo al suo piccolo intervento.

Interpreti: Marina De Liso, Gemma Bertagnolli, Sandrine Piau, Roberta Invernizzi, Sonia Prina, Elisabetta Scano, Roberto Abbondanza

Orchestra: Orchestra Europa Galante

Direttore: Fabio Biondi

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