Lo sguardo discreto di Amelio

Napoli: dal cinema a Lucia di Lammermoor

Recensione
classica
Teatro San Carlo Napoli
Gaetano Donizetti
12 Febbraio 2012
Circa dieci anni sono passati dall’ultima Lucia di Lammermoor rappresentata al San Carlo: un tempo insolitamente lungo rispetto alla frequenza intensissima con cui il titolo è apparso nel teatro dove debuttò nel 1835. L’attesa per il nuovo allestimento era accentuata dalla curiosità per il ritorno alla regia lirica di Gianni Amelio, dopo un’isolata esperienza a metà anni Novanta. Alla fine un buon successo ha premiato il nuovo allestimento, guidato da una linea registica poco invasiva, lontana tanto da tentazioni modernizzanti, quanto da connotazioni marcatamente realistiche. Il condivisibile assunto da cui Amelio è partito, ponendo al primo posto il rispetto assoluto per una drammaturgia che è innanzitutto musicale, si mostra in tutta la sua evidenza: le belle scene neogotiche di Nicola Rubertelli, i costumi eleganti di Maurizio Millenotti, le efficaci luci di Pasquale Mari avvolgono in una dimensione scenica tradizionale i personaggi del melodramma donizettiano che appaiono rivolti quasi sempre verso il pubblico e caratterizzati da un gestualità estremamente parsimoniosa. E’ un’impostazione apprezzabile che però dà spesso la sensazione di peccare per eccesso di discrezione, lasciando qua e là isolati guizzi interpretativi: come nella scena della pazzia dove Lucia appare non, come nelle didascalie, “in succinta e bianca veste” ma vestita a lutto (omaggio alla “Sposa in nero” di Truffaut). Al termine gli applausi del pubblico si indirizzano copiosamente ai principali protagonisti dello spettacolo: l’espertissimo Nello Santi; l’ottimo Claudio Sgura nei panni di Ashton; l’Edgardo limpido ma un po’ enfatico di Gianluca Terranova. Autentiche ovazioni sono per la prova di Jessica Pratt, Lucia impeccabile ed emozionante.

Interpreti: Lucia di Lammermoor :Jessica Pratt Sir Edgardo di Ravenswood: Gianluca Terranova Raimondo Bidenbend: Dario Russo Lord Enrico Ashton: Claudio Sgura Lord Arthur Bucklaw: Gino Nitta Alisa: Miriam Artiaco Normanno Angelo Casertano

Regia: Gianni Amelio

Scene: Nicola Rubertelli

Costumi: Maurizio Millenotti

Coreografo: Alessandra Panzavolta

Direttore: Nello Santi

Maestro Coro: Salvatore Caputo

Luci: Pasquale Mari

Se hai letto questa recensione, ti potrebbero interessare anche

classica

Napoli: per il Maggio della Musica

classica

Nuova opera sul dramma dell’emigrazione

classica

Al Theater Basel L’incoronazione di Poppea di Monteverdi e il Requiem di Mozart in versione scenica