L'ironia di Rota

L'opera è andata in scena con due giorni di ritardo per lo sciopero di due sindacati (Snater e Libersind) che aveva bloccato la prima. Agitazione per fortuna rientrata perché perdere questo "Cappello di paglia" sarebbe stato un vero peccato. Un'edizione divertente e spigliata grazie alla verve del direttore Bruno Bartoletti, del regista Damiano Michieletto e di tutti gli interpreti.

Recensione
classica
Teatro Carlo Felice Genova
Nino Rota
20 Novembre 2007
Celebrato come uno dei più geniali autori di colonne cinematografiche, Nino Rota ha in realtà spaziato in tutti i campi lasciando perle straordinarie. Nel settore teatrale spicca "Il cappello di paglia di Firenze", su libretto dello stesso Rota e della madre. A distanza di oltre quarant'anni dalla sua prima e ultima apparizione genovese l'opera è approdata ieri al Carlo Felice in un eccellente allestimento. Rota si è senza dubbio divertito a scriverlo. E lo si sente già dall'attacco della Ouverture. E' una "folle giornata", teatralmente perfetta, nella quale il compositore mette insieme con gusto e ironia le più varie citazioni. Rossini, naturalmente, sin dalle prime note. Ma poi arrivano Donizetti, Puccini, Verdi, Wagner, Beethoven, Massenet, Offenbach. E l'elenco potrebbe continuare. Un collage costruito con lucida originalità, governato da una sorprendente padronanza dello strumentale e delle voci. L'allestimento genovese, pregevole, era affidato a due artisti anagraficamente lontani, ma quanto mai vicini nel saper "giocare" con Rota. Sul podio Bruno Bartoletti ha assicurato una lettura sorprendente per brio e freschezza: slanci lirici pieni, fluidi, concertati ritmicamente rigorosi, dinamiche accurate. Il giovane regista Damiano Michieletto ha sfruttato con vivacità la scena di Paolo Fantin, un appartamento articolato in varie stanze, inclinato e posto su un palcoscenico girevole che ruotando determina i cambiamenti di scena. E ha mosso i personaggi con vivacità, contando su un cast di cantanti-attori di tutto rispetto. Antonino Siragusa è stato un lodevole protagonista per vocalità e presenza scenica. Altrettanto bravi Carlo Lepore, Alessandra Marianelli e poi gli altri: Pietro Spagnoli, Thomas Morris, Stefano Pisani, Laura Cherici e Francesca Franci.

Note: In scena il 22 novembre 2007

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