Le magie di Alcina nella magica Praga

Recensione
classica
Opera di Stato di Praga Praga
Antonio Vivaldi
18 Ottobre 2001
Il palazzo è elegante e massiccio, oggi c'è un banca, ma un tempo lì, proprio nel centro di Praga, c'era il Teatro dove lavorava la compagnia d'opera italiana di Antonio Denzio, compagnia che rappresentò per la prima volta molte opere di Vivaldi, e proprio a un conte ceco, Wenzel von Morzin, sono dedicate "Le Quattro stagioni". Il legame tra Vivaldi e Praga non si è mai spento, così fino al 18 novembre alla Statni Opera Praha (Opera di Stato di Praga) va in scena in prima esecuzione in tempi moderni "Zurivy Roland" ovvero "Orlando Furioso" di Vivaldi. Opera bizzarra e affascinante dove sull'isola di Alcina si ritrovano quasi tutti i personaggi del poema ariostesco, ad ognuno il compositore riserva arie dall'impervia vocalità e sceglie di utilizzare tutti i magnifici trucchi dell'opera barocca: tuoni e fulmini, travestimenti e draghi, magie e feste. Il regista francese Gilbert Blin, forte della sua esperienza a Drottningholm, gioca con abilità la carta della festa barocca: dalla platea entrano i nobili veneziani per assistere alla rappresentazione, si collocano ai lati del palcoscenico ed interagiscono con i cantanti: se il tenore fa un acuto bellissimo le dame accennano uno svenimento, se la primadonna prolunga la cadenza, al pubblico maschile non resta che circondarla applaudendo. Nasce così un divertente gioco di teatro nel teatro che riporta il pubblico contemporaneo all'atmosfera della Venezia del 1727. Sulla scena un tempio circolare che si trasforma di volta in volta contenendo al suo interno le magiche ceneri di Merlino (le scene sono dello stesso Blin, i costumi di Josef Jelinek) e un palcoscenico rotante sul quale ogni personaggio ha un suo doppio danzante. Sul podio della brillantissima orchestra Camerata Nova c'è il direttore d'orchestra cecoslovacco Jiri Kotouc, autore anche delle cadenze e delle ornamentazioni, che, come Vivaldi insegna, sono state scritte ad hoc per ogni cantante. Raffinato interprete di questo repertorio, Kotouc imprime all'opera un ritmo e una tensione tali da non lasciare mai allo spettatore un attimo di respiro (e pensare che c'è chi considera l'"Orlando" una sequenza di arie priva di tensione drammatica!), basti pensare alle variazioni di dinamica di ogni "da capo". Perfettamente a loro agio nella vocalità vivaldiana le voci di Jana Sykorova (un baldanzoso Orlando), Simona Houda-Saturova (una versatile Angelica), Pavla Vykopalova (una magica Alcina), Tomas Cerny (un Medoro di classe). Applausi, fiori finali e molti bambini in sala, conquistati dalle magie di Alcina più che da un film di Harry Potter.

Note: prima dell'opera barocca di Antonio Vivaldi, organizzata dall'Opera di Stato con il patrocinio dell'Ambasciata d'Italia ed in collaborazione con l'Istituto Italiano di Cultura

Interpreti: Sykorova, Cerny, Houda-Saturova, Vykopalova

Regia: Gilbert Blin

Scene: Gilbert Blin

Costumi: Josef Jelinek

Coreografo: Zuzana Dostalova

Orchestra: Orchestra Camerata Nova

Direttore: Jirí Kotouc

Coro: Coro Camerata Nova

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