Le città di Goebbels aprono la Biennale Musica

Grande pubblico alla Biennale Musica per la prima esecuzione in forma scenica di "Surrogate Cities_Venice" di Heiner Goebbels. Gli orchestrali in movimento tra le scenografie e i video proiettati in un cielo ritagliato tra i tetti non evitano un po' di noia.

Recensione
classica
Biennale Musica Venezia
Heiner Goebbels
28 Settembre 2005
Grande attesa e Teatro la Fenice al gran completo per la prima esecuzione in forma scenica di "Surrogate Cities_Venice" di Heiner Goebbels, posto al centro della giornata inaugurale della Biennale Musica che Giorgio Battistelli ha quest'anno incentrato sul rapporto tra la "musica e il suo doppio" scenico. L'orchestra è disposta su diversi livelli, sia nella buca che sul palco, con percussioni, legni e ottoni issati su impalcature che ricordano edifici ai lati di una scena dominata da un grande spicchio di cielo che serve da schermo per le proiezioni video tra le silhouette dei tetti. Nel lavorare a questa resa scenica del lavoro - che ha già ottenuto un notevole successo sul disco ECM - l'idea dell'affrontare il fenomeno della città nei suoi vari aspetti viene infatti supportata da proiezioni di ambienti metropolitani anche grazie a webcam in tempo reale, ma il bell'impatto visivo iniziale diventa con il tempo più prevedibile e anche leggermente didascalico nella insistita corrispondenza tra suoni e immagini. Rispetto alla musica del disco c'è un'integrazione di altri brani e testi che dilata sensibilmente il disegno complessivo del concerto scenico, facendo in alcuni punti perdere di mordente la scrittura di Goebbels. In apertura è la voce di David Moss, bravissimo come sempre, a recitare un testo di Paul Auster, ma è poi la parte orchestrale della bella "Suite for Sampler and Orchestra" a prendere la scena, con le sue felici contrapposizioni stilistiche che i singoli campionamenti suggeriscono. Una parte degli orchestrali a un certo punto si alza e se ne va "per la città", per poi tornare per le ultime sezioni della serata, quelle in cui ancora Moss e la brava Jocelyn Smith danno voce a testi di Muller, Hamilton e ancora Auster. Molti applausi, ma anche un po' di noia.

Note: prima esecuzione assoluta in forma scenica

Interpreti: Jocelyn B. Smith, David Moss

Regia: musica e regia Heiner Goebbels

Scene: scene e luci Klaus Grünberg video e regia del suono Fabrica

Orchestra: Orchestra del Teatro la Fenice

Direttore: Andrea Molino

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