La voce nel tango

Sono davvero tanti gli appuntamenti del Festival "Buenos Aires Tango 2010" proposto al Parco della Musica (dall'8 al 19 settembre) nell'anno in cui si celebra il bicentenario dell'indipendenza dell'Argentina e un secolo di storia del movimento artistico sudamericano. Tango è sicuramente sinonimo di virtuosismo, energia, poesia e celebrazione della bellezza, dove i movimenti dei danzatori interpretano le più sottili inflessioni di un ritmo inconfondibile. A ricordarci tuttavia l'importanza della componente non solo musicale ma anche vocale ecco la splendida voce di Ariel Ardit, insieme all'Andrés Linetzky Cuarteto, protagonista - dopo lo spettacolo di venerdì 10 che lo ha visto insieme ad alcuni campioni mondiali di tango argentino - di una serata intitolata, non a caso, "El cantor de Buenos Aires". Ardit ha proposto diversi brani contenuti nel suo ultimo cd, "Ni más ni menos" (utilizzato come sottotitolo anche per il concerto), omaggiando i grandi successi degli interpreti di tango degli anni Quaranta, richiamando nomi come quelli di Alberto Castillo, Floreaz Ruiz, Ángel Vargas, Enrique Campos, Julio Martel e Roberto Rufino. Scandito da brani come "El Abrojito" o "Es mejor perdonar", ecco dunque un piacevolissimo appuntamento per gustare la bellezza e l'emozione di un'esecuzione dal vivo, con l'ottimo Ardit attento a tutte le sfumature e le esitazioni che contraddistinguono il tango e con la bravura del Andrés Linetzky Cuarteto. Pubblico non numerosissimo ma entusiasta della serata.

Interpreti: ARIEL ARDIT, canto. Andrés Linetzky Cuarteto: Andrés Linetzky, Piano Y Dirección Musical; Gustavo Mulé, Violín; Nicolás Capsitsky, Bandoneón; Pablo Chaile, Contrabajo.