La via di Mazurek

Il musicista di Chicago con il suo nuovo progetto Starlicker a Firenze

Recensione
jazz
Musicus Concentus Firenze
23 Ottobre 2011
Con Starlicker , fresco progetto in trio dell’inarrestabile Rob Mazurek, il fiume incandescente delle nuove sonorità di Chicago invade il palco della Sala Vanni di Firenze. Riconosciuto interprete, ricercatore visionario dei percorsi più affascinanti e inquietanti del jazz contemporaneo, il trombettista americano sembra muoversi da anni all’interno degli stessi parametri creativi ma in realtà si dimostra contemporaneamente sempre capace di rigenerarli come in un lungo e infinito work in progress. Con Starlicker , affiancato dal vibrafono di Jason Adasiewicz e la batteria di John Herndon, Mazurek disegna su un magma sonoro torrenziale, sismico, lirismi e intrecci nervosi, ma anche limpide nostalgie neworleansiane. Come sempre le etichette appiccicate alla musica – in questo caso post-free e post-rock – non ci aiutano a capire. Il trio parte sempre da una traccia armonica leggibile, si muove poi per blocchi, ambientazioni costruite su un uso lineare della ritmica che ha il compito di accumulare, rinnovare ciclicamente un robusto materiale sonoro. Non è musica paritaria, Mazurek la scrive, la guida, la improvvisa. Se è vero che Herndon è batterista muscolare con retroterra rock, con gli Starlicker garantisce un frastagliato, ipnotico e sistematico fraseggio soprattutto sui piatti. Adasiewicz affianca la cornetta per alcuni tratti, poi si dedica a costruire un'astratta ragnatela percussiva ma poetica lontana anni luce dai raffinati maestri storici del suo strumento. A volte questo equilibrio però si prosciuga a favore di un rapporto più “tradizionale”, la batteria accompagna, il vibrafono improvvisa, la cornetta sta al gioco. La musica allora si apre, prende respiro in un contesto claustrofobico dove rischia a volte di non trovare più sbocchi, chiudersi in se stessa.

Note: Organizzazione: Musicus Concentus nell'ambito "Network sonoro - Nuova Musica in Toscana"

Interpreti: Rob Mazurek - cornetta Jason Adasiewicz - vibrafono John Herndon - batteria

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