La coperta di Siegfried

Keith Warner continua al Covent Garden la sua lettura ironicamente ambigua della tetralogia wagneriana

Recensione
classica
Royal Opera House (ROH) Londra
Richard Wagner
02 Ottobre 2005
Continua al Covent Garden il Ring nella produzione di Keith Warner, e come nel risvegliarsi a spirale del serpente della conoscenza il simbolismo della produzione incomincia lentamente a svelare i suoi significati. La lettura di Warner mantiene la sua ambiguità, alternando tra satira e ironia (nell'accezione Schlegeliana del termine), ma i forti simboli visivi offrono un contrappunto a quelli musicali e drammatici costruendo una narrativa che se non altro è coerente. In Siegfried alcuni dei 'segni' che hanno caratterizzato i due precedenti episodi ritornano, a volte in un nuovo contesto che li chiarifica: l'elica che sovrastava la camera dove si è consumata l'intimità tra Siegmund e Sieglinde, e che avevamo ritrovato sulla pira di Brünhilde, appartiene all'aereo in cui Sieglinde è precipitata in una foresta e dove Mime ha allevato Siegfried. Sarà con una delle pale di quest'elica che Siegfried fonde Nothung. Le scene di Stefano Lazaridis, arricchite dall'uso di luci e di filmati, si trasformano e riportano a luoghi già incontrati, segnando un viaggio fisico che diventa viaggio interiore: la piattaforma rotante in cui Wotan precipita all'interno della propria agonia per consultare Erda si rivela essere il muro che nasconde Brünhilde. La produzione è ricca di immaginazione e dettagli: all'inizio troviamo Mime alle prese con calcoli quantistici, nel suo tentativo di forgiare la spada. Ma alcune immagini rimangono ambigue: perchè Wotan continua a distruggere libri? E quale è il significato dello straccio che Siegfried si porta appresso, quasi un'oggetto transazionale alla pari della copertina di Linus? Tutto il cast è eccellente, nonstante John Treleaven alle prese con il ruolo di Siegfried abbia avuto alcune difficoltà di intonazione; in particolare John Tomlinson è un Wotan imponente, e Gerard Siegel usa il testo con grande varietà interpretativa per creare un Mime multidimensionale. Antonio Pappano dirige con chiara visione d'insieme e grande controllo dinamico, e l'orchestra della Royal Opera produce una ricchissima varietà di colori.

Note: Nuovo all.

Interpreti: Siegfried: John Treleaven; Mime: Gerhard Siegel; Wanderer (Wotan): John Tomlinson; Alberich: Peter Sidhom; Fafner: Phillip Ens; Woodbird: Sarah Fox; Erda: Jane Henschel; Brünnhilde: Lisa Gasteen

Regia: Keith Warner; luci: Wolfgang Göbbel

Scene: Stefanos Lazaridis

Costumi: Marie-Jeanne Lecca

Direttore: Antonio Pappano

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