Il teatro nel teatro di Capriccio

La Monnaie: Strauss con la regia di Marton

Recensione
classica
Théâtre Royal de la Monnaie
Richard Strauss
13 Novembre 2016
Tante idee servono per mettere in scena quella che più che un’opera è, come l’ha definita lo stesso Strauss, una conversazione in musica. E la regia di David Marton ne ha tante per il Capriccio realizzato per la Monnaie in coproduzione con l’Opéra de Lyon, e che funzionano, e conseguente il successo. Scene d’effetto, sopratutto la prospettiva che è quello di un teatro e la sua sala sezionati perpendicolarmente, e utilizzati magistralmente in modo multifunzionale; la direzione musicale di Lothar Koenings è poi ricca di colori, giusta nei tempi pure nei silenzi; con un cast di interpreti all’altezza nel complesso sia teatralmente che anche vocalmente, in cui emergono Sally Matthews, splendida Contessa dal timbro luminoso e fraseggio agile, e il basso Kristinn Sigmundsson, un La Roche dalla voce potente con la duttilità necessaria per ammorbidirsi nei passaggi più appassionati. Ma innazitutto è la regia che fa funzionare il tutto a meraviglia, in modo particolare nelle prime e ultime scene: là dove, ad esempio, va muovere quasi allo specchio Flamand, il compositore, e Olivier, il poeta librettista; oppure l’introduzione di un trio di danzatrici - una bambina, una donna, un’anziana - quest’ultima che gioca poi pure come specchio in cui la Contessa cerca come scegliere tra i due innamorati, e quindi anche tra la musica o le parole nell’opera. Una soluzione che può non piacere, ma comunque ben giocata. Particolarmente riuscita invece la scena riempita con una gran varietà di piante che si accorda a meraviglia con la sua musica e in tale groviglio far vagare la Contessa, e ben utilizzate pure le telecamere per i primi piani e i dettagli da proiettare sugli schermi. Una menzione speciale infine ai bravi musicisti solisti e alla piccola ballerina davvero promettente.

Note: Produzione La Monnaie in coproduzione con l' Opéra national de Lyon 2014

Interpreti: Sally Matthews (La Contessa), Dietrich Henschel (Il Conte, fratello della Contessa), Edgaras Montvidas (Flamand, il musicista), Lauri Vasar (Olivier, il poeta), Kristinn Sigmundsson (La Roche, direttore di teatro), Charlotte Hellekant (Clairon, un'attrice), François Piolino (Monsieur Taupe), Elena Galitskaya (una cantante italiana), Dmitry Ivanchey (un tenore italiano), Christian Oldenburg (il maggiordomo), Zeno Popescu, Nabil Suliman, Vincent Lesage, Bertrand Duby, Kris Belligh, Pierre Derhet, Maxime Melnik, Artur Rozek (gli otto valletti)

Regia: David Marton

Scene: Christian Friedländer

Costumi: Pola Kardum

Corpo di Ballo: Florence Bas, Margot-Annah Charlier, Germaine François

Coreografo: Florence Bas

Orchestra: Orchestre Symphonique de la Monnaie

Direttore: Lothar Koenigs

Luci: Henning Streck

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