Il peluche di Sigfrido
Palermo: il Ring di Vick
Recensione
classica
In un Teatro Massimo dall’impianto di areazione insolitamente rumoroso, va in scena il terzo titolo del Ring wagneriano nella regia di Graham Vick: l’antro di Mime è un salotto-cucina magnificamente squallido e crepuscolare per sgangherato vintage, nel quale il padrone di casa armeggia ai fornelli quale casalinga con grembiule; Siegfried è un ragazzotto innocente quanto bambinesco, che entra in scena riportando come preda un grande orsacchiotto di peluche; Fafner un operatore Anas alla guida di un autoveicolo-teschio che immagini delle nuove divinità borghesi (denaro, sesso, potere, edonismo da tempo libero) rendono giocosamente inquietante; anche gli altri (Wotan - volto tinto d'azzurro forse alludendo alla cromìa delle statue di dei greci, Erda, Alberich) sono borghesi in disfacimento, ricacciati verso uno status di viandanti-barboni, sui quali incombe (fino al suo dileguarsi con l’incantesimo del fuoco, genialmente realizzato a palcoscenico quasi totalmente nudo con una soluzione mimica e luministica) un precario e sghembo fondale di foresta e americane in pauroso bilico. La chiave di lettura sembra perciò complessivamente chiara, ma le invenzioni registiche non stancano e non sbilanciano la relazione con l’esecuzione musicale, complessivamente positiva. Stefan Anton Reck cerca morbidezza prima che potenza, forse difetta in qualche punto la compattezza dell’Orchestra, ma le voci – tutti molto bravi, con menzione speciale per il Wotan di Thomas Gazheli, per l’Erda di Judit Kutasi, e anche per l’ottima Deborah Leonetti – possono così evitare di forzare: un bene, visto che Meagan Miller (Brünnhilde) era annunciata in lieve indisposizione, e Christian Voigt non può essere sempre inappuntabile in una parte (Siegfried) teatralmente densa, continua e vocalmente impervia.
Note: Assistente alla regia: Lorenzo Nencini Assistente a scene e costumi: Elena Cicorella
Interpreti: Siegfried Christian Voigt Mime Peter Bronder Wanderer (Wotan) Thomas Gazheli Alberich Sergei Leiferkus Fafner Michael Eder Erda Judit Kutasi Brünnhilde Meagan Miller Stimme des Waldvogels Deborah Leonetti
Regia: Graham Vick
Scene: Richard Hudson
Costumi: Richard Hudson
Coreografo: Ron Howell (azioni mimiche)
Orchestra: Orchestra del Teatro Massimo
Direttore: Stefan Anton Reck
Luci: Giuseppe Di Iorio
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