Il gusto inimitabile delle tre melarance

Eccellente riuscita al Comunale di Firenze per il capolavoro di Prokof'ev.

ET

02 giugno 2014 • 2 minuti di lettura

Maggio Musicale Fiorentino Firenze

Sergej Prokof'ev

01/06/2014 - 01/06/2014

Era l'ultimo spettacolo al vecchio Comunale prima del definitivo trasferimento al nuovo teatro, e l'esodo non poteva essere più festoso. L'Amour des Trois Oranges, l'opera americana di Sergej Prokof'ev, si è confermata in tutto il suo scintillio come uno dei capolavori del teatro musicale comico del Novecento, grazie alla grintosa direzione di Jurai Valcuha, alla regia di Alessandro Talevi con scene e costumi di Justin Arienti e Manuel Pedretti, invenzioni scoppiettanti e siparietti all'insegna dei nitidi e coloratissimi Anni Venti, e ad un cast eccezionalmente ben assemblato di cantanti-attori che avevano l'aria di divertirsi quanto noi. La grande riscoperta novecentesca della Commedia dell'Arte è anche all'insegna dell'attorialità, compresi i suoi caratteri più sbrigliati, circensi, funambolici; e allora ecco lo strabiliante Truffaldino di Loix Félix, prestante negli acuti tenorili come nelle capriole, la coppia di maghi antagonisti, buono e cattivo, Celio in frac e Morgana cinta di caschi di banane, di Roberto Abbondanza e Anna Shafajinskaia, la Smeraldina negretta da fumetto di Larissa Schmidt, e si fa torto agli altri a non citarli tutti. Ma ad imporsi in questo riascolto è anche la qualità inimitabile della musica di Prokof'ev, con il suo ritmo comico naturale, con la sua deliziosa linearità, con i suoi girotondi protominimalisti, talvolta con il suo segreto lirismo. Successo ottimo per tutti e teatro pieno, ma, va detto, anche grazie all'acquisto e dono di 650 biglietti di palco e platea da parte del socio fondatore Bassilichi: siamo in una fase delicatissima, attenzione che in questo passaggio non vada perduto il vecchio pubblico !

Note: Foto di Michele Borzoni