Il dovere delle donne

Un eccellente Hymen di Händel alla Settimana Musicale Senese

Recensione
classica
Settimana Musicale Senese Siena
13 Luglio 2013
Sposare l’uomo che ti ha salvato dalla prigionia rinunciando all’uomo che ami, fortunatamente non è più un dovere che rientri nella mentalità moderna, almeno quella occidentale; è proprio questo, invece, il dilemma davanti al quale si trova Rosmene, la protagonista femminile dell’Hymen di Händel, andato in scena in prima italiana lo scorso sabato nella Chiesa di Sant’Agostino a Siena. Location effettivamente azzeccata, sebbene dall’acustica difficile, visto che lo spettacolare altare barocco che faceva da sfondo a orchestra e cantanti e la risistemazione generale della chiesa dovuta a Vanvitelli, risalgono alla seconda metà del Settecento, dunque sono di poco posteriori alla composizione, penultimo lavoro di Händel andato in scena per la prima volta a Londra nel 1740 e mai eseguito in Italia. Forma eccentrica rispetto al dramma per musica di soggetto storico, questo Hymen è una serenata, ossia una sorta di opera in miniatura, in cui il focus è sulla bellezza del canto e sulla raffinatezza del testo più che sull’apparato scenico, perfetta dunque per una rappresentazione in forma di concerto come quella chigiana. L’interpretazione di Europa Galante guidato dal suo direttore Fabio Biondi ha reso tutta l’eleganza di questo piccolo gioiello händeliano, confermandosi come uno degli ensemble d’eccellenza per il repertorio barocco: misura e passione sono stati il filo rosso che ha accompagnato tutta l’esecuzione dei tre agili atti, dipanando la matassa del testo musicale in un tessuto di rara leggerezza e di ferrea coerenza. Al pari eccellente la performance dei cantanti, la cui interpretazione ha arricchito di pathos e intensità il testo; particolarmente si è distinta a nostro avviso il mezzo soprano Ann Hallenberg nella parte di Tirinto, l’innamorato respinto, il cui timbro pieno e soave ha regalato al pubblico momenti di autentica commozione.

Interpreti: Imeneo, Magnus Staveland, basso-baritono; Tirinto, Ann Hallenberg, mezzosoprano; Rosmene, Ditte Andersen, soprano; Clomiri, Cristiana Arcari, soprano; Argenio, Marcos Fink, basso.

Orchestra: Europa Galante

Direttore: Fabio Biondi

Se hai letto questa recensione, ti potrebbero interessare anche

classica

Bologna: il nuovo allestimento operistico dell’Orchestra Senzaspine ha debuttato al Teatro Duse

classica

Successo per Beethoven trascritto da Liszt al Lucca Classica Music Festival

classica

Non una sorta di bambino prodigio ma un direttore d’orchestra già maturo, che sa quello che vuole e come ottenerlo