Il Deutsches Requiem torna in chiesa

Il Festival di Musica e Arte Sacra riporta nel suo vero spazio il capolavoro di Brahms

Recensione
classica
festival musica e arte sacra Roma
28 Novembre 2008
Santa Maria Maggiore non è gigantesca come le altre basiliche papali romane e ha una pura pianta basilicale, senza cupola, transetto e cappelle laterali, quindi l'acustica è ideale, con quel tanto di risonanza che dà un alone mistico a una musica che l'autore, sebbene ateo, volle fosse eseguita nelle chiese. La severa cattedrale evangelica di Brema, scelta da Brahms per la prima esecuzione, non risplendeva dei mosaici paleocristiani, del pavimento cosmatesco, del soffitto rinascimentale e di tutte le altre opere d'arte di cui è stipata questa basilica cattolica, ma comunque ascoltare il Deutsches Requiem in chiesa e non in sala da concerto cambia completamente le prospettive. Qualcosa avverte che non si deve cercare un appagamento di tipo estetico e quindi si è inconsciamente più disponibili a farsi coinvolgere fino alla commozione dall'intima meditazione di Brahms sulla fragilità umana, sulla morte, sul lutto, sulla possibile consolazione. Si aggiunga l'esecuzione. Marek Janowski è un Kappelmeister nel miglior senso del termine, da lui non ci si deve attendere un'interpretazione personale, ma tutto quello che fa è assolutamente giusto. L'Orchestra della Suisse Romande - a Roma per la prima volta - è rimasta l'orchestra "calvinista" che si ascolta nelle leggendarie incisioni con Ernest Ansermet, nel senso che rifugge l'esteriorità, non esibisce la propria bravura, non ricerca la bellezza edonistica del suono, ma lavora con coscienza, concentrazione e precisione. Di questo direttore e di questa orchestra non ci si sorprende mai a pensare "come sono bravi!" e tutta l'attenzione può andare alla musica. Bene anche il baritono Detlef Roth e il Coro della Radio di Berlino. L'unica da cui si desidererebbe qualcosa di più è il soprano Alexandra Coku, sostituta d'emergenza.

Interpreti: Alexandra Coku, soprano; Detlef Roth, baritono

Orchestra: Orchestre de la Suisse Romande di Ginevra

Direttore: Marek Janowski

Coro: Coro della Radio di Berlino

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