I Berliner alla Scala con Janacek e Bruckner

I Berliner aprono alla Scala il Festival delle orchestre internazionale per Expo

Recensione
classica
Teatro alla Scala Milano
02 Maggio 2015
Il Festival delle orchestre internazionali per Expo, che durerà fino al 27 ottobre, è stato aperto ieri sera alla Scala dai Berliner (il 25 e 26 giugno sarà il turno dei Wiener) in un momento particolare della loro vita perché il prossimo 11 maggio dovranno stabilire chi sostituirà Simon Rattle, pur se in scadenza nel 2018. Il programma del concerto scaligero ha ribadito di quali volume di suono e insieme di sorprendente chiarezza sia capace l'organico, anche se non certo favorito dall'acustica della sala del Piermarini. In prima battuta la Sinfonietta di Leoš Janáček. Sono poche sul pianeta le sezioni di ottoni capaci di uscire indenni dall'Allegretto iniziale con la fanfara dei tredici strumentisti allo scoperto e per i berlinesi è stata l'occasione di dar prova di compattezza e intonazione ineccepibili. Mentre l'orchestra ha successivamente offerto sonorità di assoluta trasparenza, con passo agilissimo e spigliato. La prova più importante l'ha poi data con la Settima di Anton Bruckner, un monumento che è nel dna dei Berliner e che Rattle sa costruire con assoluta precisione e autorevolezza. Nei momenti più lievi degli archi o dei legni come nei massicci concertati, nei passaggi elegiaci, nei momenti di cupa desolazione, nei pianissimi come nei momenti tumultuosi dello Scherzo. Insomma un ascolto di grande godimento e a fine serata di grande festosità. Il pubblico in sala non era quello solito degli abbonati della Filarmonica o della stagione sinfonica del teatro, molti stranieri e volti nuovi, segno che per i milanesi era più interessante il ponte del primo maggio piuttosto che la rara presenza dei Berliner alla Scala.

Se hai letto questa recensione, ti potrebbero interessare anche

classica

I poco noti mottetti e i semisconosciuti versetti diretti da Flavio Colusso a Sant’Apollinare, dove Carissimi fu maestro di cappella per quasi mezzo secolo

classica

Arte concert propone l’opera Melancholia di Mikael Karlsson tratta dal film omonimo di Lars von Trier presentata con successo a Stoccolma nello scorso autunno

classica

Piace l’allestimento di McVicar, ottimo il mezzosoprano Lea Desandre