Futuro barocco a Karlsruhe

L'esperimento di Sigrid T'Hooft per la prima versione del "Radamisto" di Haendel si rivela un successo

Kirsten Blaise (Polissena). Foto: Jacqueline Krause-Burberg
Kirsten Blaise (Polissena). Foto: Jacqueline Krause-Burberg
Recensione
classica
Karlsruhe Haendel Festival Karlsruhe
George Frideric Haendel
20 Febbraio 2009
Rigore di linguaggio e semplicità di mezzi e sono i due elementi che più colpiscono nello spettacolo firmato di Sigrid T'Hooft, che ha aperto a Karlsruhe il Festival Händel a pochi giorni dal 324º compleanno del compositore sassone. Due elementi alla base di una regia (ma si dovrebbe forse dire di coreografia, tanta è la cura della gestualità sempre intimamente aderente al senso della parola cantata) che vuole essere astratta e antinaturalista come è la drammaturgia dell'opera barocca. Si tratta di un'ipotesi di teatro barocco che si realizza attraverso i suoi stessi strumenti – le immaginifiche scene fatte di fondali dipinti e quinte scorrevoli (che si devono alla colta fantasia di Christian Florens), i favolosi costumi (di Stephan Dietrich), l'illuminazione a candele, la scenotecnica elementare – ma lo spettacolo è vivo, respira, si muove e diverte. Attraverso un atto di fede nel valore intrinseco dell'estetica barocca, questo spettacolo fa piazza pulita di tante regie contemporanee che, reiventando una drammaturgia ritenuta inesistente, spesso questo valore lo negano. A dar corpo in modo convincente al progetto registico, un buon gruppo di giovani cantanti, non tutti tuttavia convincenti in pari misura sul piano vocale. Meglio degli altri le due primedonne Delphine Galou, barocchista di doti eccellenti come Zenobia, e Kirsten Blaise, focosa Polissena. Bella prova dell'orchestra su strumenti originali (ottimi gli assoli) diretta con precisione da Peter Van Heyghen, che si vorrebbe talora più generoso di colori e più fluido nell'articolazione recitativo/aria. Il numeroso pubblico regge bene le oltre quattro ore dello spettacolo (malgrado non filologiche condizioni di ascolto) e risponde con calore e numerose chiamate. Che il futuro di questo teatro sia nel suo passato?

Note: Spettacolo inaugurale del 32º Festival Händel del Badisches Staatstheater Karlsruhe. Altre rappresentazioni: 22, 24, 26, 28 febbraio

Interpreti: Mika Kares (Farasmane), Tamara Gura (Radamisto), Delphine Galou (Zenobia), Patrick Henckens (Tiridate), Kirsten Blaise (Polissena), Berit Barfred Jensen (Fraarte), Ina Schlingensiepen (Tigrane)

Regia: Sigrid T'Hooft

Scene: Christian Floeren

Costumi: Stephan Dietrich

Corpo di Ballo: Corpo Barocco Gent (Beate Fritsch, Karin Modigh, Anna Gai, Nicolle Kinkeberg, Charlotte Bell, Ingolf Collmar, Martin Prescha, Matthias Fritsch, Milo Momm, Guillaume Jablonka)

Coreografo: Sigrid T'Hooft

Orchestra: Deutsche Händel-Solisten

Direttore: Peter Van Heyghen

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