Fo reinventa Rossini

Dario Fo è stato l'indiscusso protagonista dell'edizione del "Viaggio a Reims" che ha inaugurato la nuova stagione lirica del Carlo Felice. Geniale la sua regia, brillante la riscrittura del libretto che, parzialmente modificato, ha mutato in maniera sensibile lo spirito dell'opera trasformandola da un atto celebrativo nei confronti del re Carlo X in una satira nei confronti del monarca despota. Brillante, anche se a tratti un po' troppo precipitata la direzione di Nicola Luisotti. Ottimo, nel complesso il cast.

Recensione
classica
Teatro Carlo Felice Genova
Gioachino Rossini
10 Ottobre 2003
Applausi interminabili e risate a scena aperta, ieri sera, al Carlo Felice per l'inaugurazione della stagione lirica genovese. "Il viaggio a Reims" di Rossini con la regia di Dario Fo ha entusiasmato il pubblico con l'eccezione di qualche isolato spettatore che ha espresso il proprio dissenso probabilmente per ragioni politiche più che artistiche. Dario Fo, in effetti, non si è limitato a firmare di questo spettacolo (realizzato per il teatro di Helsinki e approdato in Italia per la prima volta) regia, scene e costumi. Ha anche riscritto parte del libretto di Luigi Balocchi. Rossini compose "Il viaggio a Reims" nel 1825 per l'incoronazione di Carlo X. Una cantata celebrativa che lo stesso musicista fece successivamente "sparire" per riciclarne la musica nel "Conte Ory". La partitura venne poi utilizzata per altri spettacoli d'occasione su testi nuovi. Fo ha trasformato l'opera in una satira contro Re Carlo X, un despota che tentò di cancellare la rivoluzione francese. Se la scelta di Fo di inventarsi librettista può essere discutibile, la sua regia è parsa geniale. Una invenzione dietro l'altra nel totale rispetto della partitura rossiniana. Gags, numeri di giocolieri e acrobati contrappuntano la partitura colmandone i vuoti drammaturgici. Splendido il cast con Luciana Serra, Désirée Rancatore, Elena De la Merced e Anna Bonitatibus, Alfonso Antoniozzi, Enzo Dara, Rockwell Blake, Lawrence Brownlee e Simone Alberghini: tutti oltre che cantare, ballano, scherzano, dando vita a siparietti di fresco umorismo. Sul podio Nicola Luisotti ha impresso alla partitura un ritmo a tratti quasi frenetico. Ne è scaturita una lettura brillante, vivace, con momenti di elegante slancio melodico, ma anche con qualche episodio un po' troppo precipitato. Applausi, si è detto, prolungati.

Note: Versione di Dario Fo, allestimento Finnish National Opera

Interpreti: Elena De La Merced/Anna Chierichetti, Anna Bonitatibus/Annarita Gemmabella, Désirée Rancatore/Mariola Cantarero, Luciana Serra/Angeles Blancas Gulin; Lawrence Brownlee/Manuel Zapata, Rockwell Blake/Robert McPherson, Simone Alberghini/Marco Vinco, Alfonso Antoniozzi, Enzo Dara/Andrea Porta, Fabio Capitanucci/Luca Salsi, Paolo Pecchioli, Ugo Benelli, Francesca Valeri, Svetlana Serdar, Paola Gardina, Aldo Orsolini, Enrico Marabelli, Daniele Maniscalchi

Regia: Dario Fo

Scene: Dario Fo

Costumi: Dario Fo, Erika Turunen

Coreografo: Laura Guiducci

Orchestra: Orchestra del Teatro Carlo Felice

Direttore: Nicola Luisotti

Coro: Coro del Teatro Carlo Felice

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