Esuberanza ed eclettismo sulle musiche di Wheeler
Il Néa Quartet di Diana Torto e John Taylor interprete delle musiche di Kenny Wheeler
![Foto di Luigi Nifosì Foto di Luigi Nifosì](/sites/default/files/styles/review_detail/public/gdm_import/rol/3937B_250512174337.jpg?itok=v7dS9txt)
Recensione
jazz
Serata conclusiva per la stagione della Fondazione Teatro Garibaldi con il Néa Quartet di Diana Torto e John Taylor completato da Chris Laurence al contrabbasso (al posto dell’annunciato Palle Dannielson) e Francesco Sotgiu alla batteria. Un quartetto sintonizzato sulle musiche del grande Kenny Wheeler interpretate attraverso l’esuberante vocalità di Diana Torto e l’eclettismo di John Taylor, un binomio oramai artisticamente consolidato e legato peraltro da profonda amicizia con l’ottantaduenne Wheeler. Riproporre le composizioni del caro Kenny è stato per loro un’occasione per omaggiarne la pregevole scrittura. Immenso Taylor in ogni sfaccettatura del suo pianismo: nell’esposizione dei temi, nell’improvvisazione, nei contrappunti, nell’esclusivo dialogo con la Torto supportato dalla ritmica di uno straordinario Laurence, geniale contrabbassista sempre attento ai cambiamenti di umori dell’asse pianoforte-voce. Apparentemente in disparte può essere apparso Sotgiu, che invece nei fatti è stato generoso e redditizio per la performance del quartetto. Tra le composizioni di Wheeler proposte abbiamo ritrovato le note “Kind Folk”, “Everybody Song But My Own”, “Canter n. 1” e “Mark Time” intervallate da “Mis(s)tango” della Torto e da “Beetween Moons” di Taylor. Poi un momento un po’ avulso dal contesto della serata, così ci è sembrata la riproposizione dell’arcinota “Estate” di Bruno Martino, in cui la Torto ha indossato i panni di una classica vocalist di jazz, ciò che per sua natura non è. Ma al di là di questa parentesi, l'interprete abruzzese è stata anche questa volta innovativa e capace di usare la sua vocalità a mò di strumento, di arricchirla con accenti popolari, di modellarne le estensioni anche su registri impossibili per le sue corde vocali.
Interpreti: Diana Torto voce, John Taylor pianoforte, Chris Laurence contrabbasso, Francesco Sotgiu batteria
Se hai letto questa recensione, ti potrebbero interessare anche
jazz
La 42a edizione del Südtirol Jazz Festival Alto Adige
jazz
Successo a Parma per l’originale incontro tra Aeham Ahmad e Paolo Fresu al Festival della Lentezza
jazz
Allo Jumeaux Jazz Club di Losanna il quartetto di Émile Parisien in versione elettronica