Doppio Gelmetti per Tristano

Al Carlo Felice di Genova è direttore e regista

(foto Patrizia Lanna)
(foto Patrizia Lanna)
Recensione
classica
Teatro Carlo Felice Genova
Richard Wagner
13 Aprile 2010
Applausi, ieri sera, al Carlo Felice per “Tristano e Isotta” di Wagner firmato da Gianluigi Gelmetti nella doppia veste di direttore d’orchestra e (dopo il forfait di Giancarlo Cobelli) di regista. Uno spettacolo complessivamente interessante, soprattutto sul piano musicale. Gelmetti ne ha garantito una lettura incisiva, dilatata nei tempi, ma sostenuta con intelligenza, forse a tratti un po’ forzata nelle dinamiche con qualche squilibrio fra buca e palcoscenico. Una prova, tuttavia, lodevole con alcuni momenti davvero godibili, dal Preludio al terzo atto reso con profondo senso drammatico. Il direttore è stato aiutato da una buona compagnia di canto. Ian Storey è un autorevole Tristano, dalla voce potente e duttile, capace di una emissione di rara eleganza. Jayne Casselman è una appassionata Isotta, dalle belle qualità vocali, costretta talvolta dalle sonorità orchestrali a forzare con qualche eccesso di durezza nella esposizione. Bene anche per slancio interpretativo Frode Olsen nei panni di Konig Marke e bravissima Hermine May nella parte di Brangane. Sul piano visivo, Gelmetti ha utilizzato le scene che Maurizio Balò aveva a suo tempo disegnato per la regia ormai storica di Cobelli. Un impianto unico per i tre atti con il grande ventre di una nave che accoglie le diverse ambientazioni della vicenda. Una vicenda, come è noto, alquanto statica nella quale dice, evoca, racconta tutto la musica. Sbagliano, aveva detto Gelmetti presentando il lavoro, i registi che cercano di movimentare creando controscene. Dalle controscene (qualche mimo, una scena d’amore abbozzata dietro il grande, stupefacente duetto del secondo atto) è stato tentato anche Gelmetti con qualche ingenuità che non compromette tuttavia una lettura suggestiva e ricca di illuminazioni poetiche.

Interpreti: Ian Storey, Frode Olsen, Jayne Casselman, Jukka Rasilainen, Roberto Accurso, Hermine May

Regia: Gianluigi Gelmetti

Scene: Maurizio Balò

Costumi: Maurizio Balò

Orchestra: Orchestra del Teatro Carlo Felice

Direttore: Gianluigi Gelmetti

Coro: Coro del teatro Carlo Felice

Maestro Coro: Franco Sebastiani

Luci: Luciano Novelli

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