Don Giovanni tra i gonfiabili

Il giovane controverso regista Calixto Bieito firma per il Festival Mozart de A Coruna un allestimento del "Rake's Progress" di Stravinskij ambientato in un giardino d'infanzia. La sera seguente, una rara esecuzione del "Dissoluto punito" di Ramón Carnicer, su libretto tratto dal "Don Giovanni" di Da Ponte e dall'omologo testo di Bertati messo in musica da Gazzaniga.

Recensione
classica
Festival Mozart A Coruna
Igor Stravinskij
08 Giugno 2006
Il Festival Mozart che anima fino al 2 luglio la capitale galiziana, A Coruna, ha deciso di celebrare il 250esimo limitando i titoli mozartiani alla produzione sinfonica e da camera e organizzando un convegno internazionale incentrato sulla figura di Don Giovanni, da cui prende le mosse il programma operistico. I protagonisti dei tre spettacoli in cartellone sono figure mitiche di libertini: Nerone nell'"Incoronazione di Poppea", Tom Rakewell nel "The Rake's Progress", il Comte Ory. Don Giovanni in persona è poi protagonista de "Il dissoluto punito" di Ramón Carnicer, su libretto tratto dai testi di Da Ponte e Bertati messi in musica rispettivamente da Mozart e Gazzaniga. Molta attesa si era creata attorno al "Rake's" firmato da Calixto Bieito, una coproduzione con il Teatro Comunale di Bologna che lo metterà in scena il prossimo anno, segnando così il debutto in Italia di questo regista controverso, noto per i suoi allestimenti espliciti e senza mezze misure. Lo scandalo promesso, in realtà, non c'è stato: nessuna violenza, pochissimo sesso, e invece l'ambientazione in un giardino d'infanzia tutto fatto di giochi gonfiabili. Il libertino contemporaneo, secondo Bieito, è una figura risibile, un bamboccione mai cresciuto che si trastulla assieme alle sue amichette (più marionette che esseri umani) in un perenne paese dei balocchi. Solo alla fine il castello, gli scivoli, le passerelle, gli alberi dalla forma allusiva si sgonfiano, per rivelare l'essenza vera del luogo: un ospedale psichiatrico, in cui tutti abitano/abitiamo. Idea folgorante, che mantiene quasi tutto lo spettacolo su un piano lieve, talvolta un po' superficiale. Considerato l'impegno richiesto sul piano fisico e acrobatico, i cantanti hanno dato buona prova di sé, con il plauso maggiore per il coro e per il Nick Shadow del sardonico Chester Patton. Sotto la bacchetta ariosa e danzante di José Ramón Encinar, la Sinfonica di Galizia si conferma una delle migliori compagini spagnole per brillantezza, precisione e ricchezza dinamica. Prova meno entusiasmante il giorno seguente nel "Dissoluto punito", quando Alberto Zedda sul podio di un teatro piccolo e senza buca ha dovuto quasi tenerla a freno, faticando un po' a trovare gli equilibri sonori necessari. Bene il cast vocale: l'opera, curiosa e di rara esecuzione, ha un suo impasto sonoro, un'interessante autonomia drammatica, e una protagonista d'eccezione in Annamaria Dell'Oste, Donna Anna intensa e memorabile.

Note: nuovo all. in coproduzione con il Teatro Comunale di Bologna

Interpreti: Hao Jiang Tian, Lishir Inbar, James Schaffner, Chester Patton, Maria Gortsevskaja, Eduardo Santamaria

Regia: Calixto Bieito

Scene: Rifail Ajdarpasic e Ariane I. Unfried

Costumi: Rifail Ajdarpasic e Ariane I. Unfried

Orchestra: Orquesta Sinfonica de Galicia

Coro: Coro de Camara del Palacio de la Musica Catalana

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