Datemi un riff, vi solleverò il mondo

Spaziale ospita l’esordio italiano dei Raconteurs, supergruppo di Jack White dei White Stripes.

Brendan Benson e Jack White a Spaziale
Brendan Benson e Jack White a Spaziale
Recensione
pop
Spaziale Festival Torino
08 Luglio 2008
Apertura 2008 per Spaziale, con i Raconteurs (Jack White, Brendan Benson e Jack Lawrence e Patrick Keeler dei Greenhornes). Aprono i Vampire Weekend, tra i nomi nuovi della scena newyorkese: troppo sacrificati dall’orario pre-tramonto e dall’esiguità del set - appena tre quarti d’ora - i quattro ventenni hanno comunque mostrato brandelli (acerbi) di un loro personalissimo stile. Con il piglio e le intenzioni di chi ha passato l’adolescenza ad ascoltare Paul Simon e i Talking Heads, il loro “Upper west side Soweto” regge anche dal vivo, e se si sospettano chitarre alla Strokes, si è subito sviati dalla batteria “tribale” di gabrieliana memoria. Il pubblico (non foltissimo) è però tutto per i Raconteurs. Reduci da un disco non particolarmente originale per scelte stilistiche e a tratti freddino, dopo il convincente esordio del 2006, il live dissipa ogni dubbio e – nel caso – si fa perdonare ogni mancanza di calore. I quattro (con in più il tastierista Mark Watrous) sono una formidabile live band. Non era scontato, visto la loro natura di supergruppo di studio. Intendiamoci: la musica dei Raconteurs era già stata creata, il loro approccio non particolarmente originale pare essere quello di una postmoderna nostalgia di quando il rock era rock, e i Led Zeppelin ne erano i profeti. Jack White è un distributore automatico di riff che non si inceppa mai, ma il suo falsetto da bluesman isterico tiene su il progetto anche quando il ritmo cala e si vira su episodi di blues a tinte vagamente psichedeliche (“Blue veins”: anche qui il debito è da pagare agli Zeppelin di “Since I've Been Loving You”). Rock-blues muscoloso, sudato e colpevolmente epico, redento dall’indie di Detroit: in questo sta, in fondo, il suo valore. Dategli un riff, vi solleveranno il mondo.

Se hai letto questa recensione, ti potrebbero interessare anche

pop

Il cantautore friulano presenta in concerto l’album d’esordio Hrudja

pop

Un grande live al nuovo Jumeaux Jazz Club di Losanna (con il dubbio che a Bombino lo status di condottiero tuareg cominci a pesare)

pop

Ultima tappa del tour "Mi resta un solo dente e cerco di riavvitarlo" di Elio e le Storie Tese