Danzando con la morte

Le jeune homme et la Mort entra nel repertorio della Compagnia di balletto della Scala a 60 anni dalla prima parigina. Roberto Bolle debuttava nel ruolo che fu di Babilée, Nureyev, Barishnikov e del nostro grande Luigi Bonino: tecnicamente fenomenale ma così sereno ed apollineo di suo, è riuscito ad essere dilaniato e smarrito.

Recensione
classica
Stagione TAM del Comune di Milano Milano
JS Bach
15 Marzo 2006
Irripetibile l'atmosfera della Parigi del dopoguerra. La felicità, finito l'incubo nazista. Il jazz. Sartre al bistrot con Simone. Juliette Gréco, Edith Piaf, Coco Chanel. Lo studio di Jean Cocteau, covo dell'intellighenzia... E un ventiduenne danzatore e coreografo, talento enorme, pochi soldi: si chiama Roland Petit, deve metter su un nuovo balletto, piomba in casa di Cocteau. Dammi un'idea, gli dice. Lui gli butta giù una storia: in una mansarda un giovane pittore attende una donna, inquieto. Lei arriva: stupenda, inafferrabile. Lo provoca e lo lascia. Lui s'impicca. Scompare la misera stanza, ecco i tetti di Parigi, l'Eiffel in lontananza. Ricompare la donna. E' lei la Morte. Ha una maschera, la pone sul volto del giovane, lo porta con sé. Diciassette minuti che hanno fatto storia: è Le jeune homme et la Mort entrato nel repertorio della Compagnia di balletto della Scala a 60 anni dalla prima parigina. Manifesto dell'esistenzialismo in danza, si è detto, per il peso angoscioso della vita ed insieme la libertà estrema dell'uomo di decidere di sé, anche attraverso l'annientamento. Straordinaria, ardua coreografia nella quale la più pura danse d'école e gli acrobatismi estremi, con l'urto delle passioni, sono genialmente uniti alla Passacaglia in do minore di Bach che con la sua calma solenne riconduce all'ordine supremo delle cose... Roberto Bolle debuttava nel ruolo che fu di Babilée, Nureyev, Barishnikov e del nostro grande Luigi Bonino: tecnicamente fenomenale ma così sereno ed apollineo di suo, è riuscito ad essere dilaniato e smarrito. Con lui Darcey Bussell, bellissima e feroce. Le jeune homme et la Mort è abbinato al felliniano La strada del compianto Mario Pistoni: eccellente balletto narrativo, danzato assai bene dalla Compagnia della Scala.

Note: Allestimento Teatro alla Scala

Interpreti: int Roberto Bolle e Darcey Bussell Nella stessa serata: La strada musica di Nino Rota coreografia di Mario Pistoni sc  cost Luciano Damiani in Compagnia di balletto della Scala Allestimento Teatro alla Scala

Scene: Georges Wakhewitch

Costumi: Karinska

Coreografo: Roland Petit

Se hai letto questa recensione, ti potrebbero interessare anche

classica

Piace l’allestimento di McVicar, ottimo il mezzosoprano Lea Desandre

classica

A Bologna l’opera di Verdi in un nuovo allestimento di Jacopo Gassman, al debutto nella regia lirica, con la direzione di Daniel Oren

classica

Napoli: il tenore da Cavalli a Provenzale