"Contes" impolverati

Ripresa a Parma la regia di De Tomasi – datata 1988, allora con protagonista Alfredo Kraus – per "Les contes d'Hoffmann" di Offenbach. Sulla scena, un poco appesantita dagli anni, interpreti che hanno profuso ampio impegno, con risultati disomogenei. Compatta la direzione di Callegari. Successo di pubblico.

Recensione
classica
Fondazione Teatro Regio di Parma Parma
Jacques Offenbach
29 Gennaio 2004
Seconda opera in cartellone, sono andati in scena al Teatro Regio di Parma "Les contes d'Hoffmann", ultimo lavoro di Offenbach proposto per la prima volta qui a Parma nella stagione 1987-88. Ed è proprio quella messa in scena, curata dal regista Beppe De Tomasi, che abbiamo ritrovato in questa seconda produzione. Chi scrive non era presente nel febbraio di sedici anni fa, ma ha potuto raccogliere la memoria di uno spettacolo – peraltro documentato da una videoregistrazione edita Hardy – reso "storico" dall'interpretazione di Alfredo Kraus nei panni del protagonista. Oggi il ricco impianto scenico non nasconde i suoi anni, con le ambientazioni che richiamano funzionalmente i luoghi in cui Hoffmann incontra – e subisce l'incontro – di Olympia, Giulietta e Antonia, e ricreano un'atmosfera che, nelle varie declinazioni ambientali rievocate dai quattro atti, odora di fine Ottocento. Alla guida dell'orchestra e del coro del Regio un Daniele Callegari che, più che allo scavo della partitura, ha prestato attenzione alla coesione generale dell'opera, compattando in un segno univoco buca e palcoscenico. Nei panni di Hoffmann Aquiles Machado ha profuso tutto l'impegno di cui era capace, reggendo una parte certo non facile e riuscendo a ritagliare momenti di trasporto interpretativo. Nei ruoli femminili Désirée Rancatore, una Olympia di sicuro mestiere, Patrizia Orciani, una Giulietta un poco in ombra, e Raffaella Angeletti nei panni di Antonia. Francesca Provvisionato nei panni di Nicklausse ha fornito una buona prova interpretativa, così come Michele Pertusi, istrionico e vocalmente preciso nei cangianti personaggi demoniaci. Il pubblico, a scena aperta e alla fine dell'opera, ha generosamente apprezzato tutti gli interpreti impegnati.

Note: Nuova produzione

Interpreti: Hoffmann, AQUILES MACHADO; Olympia, DÉSIRÉE RANCATORE; Giulietta , PATRIZIA ORCIANI; Antonia, RAFFAELLA ANGELETTI; Nicklausse, FRANCESCA PROVVISIONATO; Lindorf, Coppélius, Dappertutto, Miracle, MICHELE PERTUSI; Spalanzani, PAOLO BARBACINI; Schlemil, DAVIDE PELLISSERO; Crespel, LORENZO MUZZI; Andrés, Cochenille, Pitichinaccio, Frantz, EMANUELE GIANNINO; Nathanael, ORFEO ZANETTI; Hermann, ALESSANDRO GUERZONI; Luther, SIMONE ALBERTI; Une Voix , ROSSANA RINALDI

Regia: Beppe de Tomasi

Costumi: Pierluciano Cavallotti

Orchestra: Orchestra del Teatro Regio di Parma

Direttore: Daniele Callegari

Coro: Coro del Teatro Regio di Parma

Maestro Coro: Martino Faggiani

Se hai letto questa recensione, ti potrebbero interessare anche

classica

Al Theater Basel L’incoronazione di Poppea di Monteverdi e il Requiem di Mozart in versione scenica

classica

Un'interessantissima lettura della Nona

classica

Eccellente realizzazione del capolavoro quasi-testamentario di Messiaen al Grand Théâtre di Ginevra