Cercar vendetta porta guai

"Sweeney Todd" a Lugo, ovvero, la vendetta di un barbiere sanguinolento

Recensione
classica
Teatro Rossini Lugo
Stephen Sondheim
21 Marzo 2009
Un solo impianto scenico – ma molto versatile e dinamico – disegna il profilo di una Londra appena accennata, resa tuttavia in modo efficace: il solo orologio della London Tower è sufficiente per vegliare sui litri di sangue versati dal barbiere di una Fleet Street delimitata da una lamiera di sapore industriale che ci conduce, senza didascalicismi, nelle cupe atmosfere di quello che esiteremmo a definire un "morality play" dei giorni nostri: se Sweeney Todd/Benjamin Barker cade infatti vittima del suo stesso rasoio, se la cava – di nuovo in piedi per la morale finale – con un semplice “cercar vendetta porta guai”. Più che un’apologia della vendetta, il musical di Stephen Sondheim sembra un delirio sanguinolento incontrollabile e in constante crescendo (fino a culminare in uno dei numeri più divertenti, il menù/catalogo dei diversi sapori delle carni umane). Non c’è molto Tim Burton – ed è un bene evitare il confronto con l’ingombrante immaginario di uno dei maestri del cinema contemporaneo – in questo allestimento di Rosetta Cucchi, affidato alle buone prove interpretative dal punto di vista attoriale di tutto il cast (dai protagonisti John Packard e Melissa Parks alla dodicenne Asia D’Arcangelo, una sorpresa nel ruolo del garzone), bravo a muoversi con scioltezza tra i registi drammatico e grottesco, sulla cui alternanza è giocata l’intera pièce, vera forza di un lavoro che, per sua stessa natura, non può stupire certo sul versante musicale. Discorso che vale ovviamente anche per le voci, ma, nel contesto, la cosa è forse di poco peso.

Note: "Sweeney Todd" di Stephen Sondheim Lugo Opera Festival Lugo di Romagna 21 marzo 2009 Coproduzione: Teatro Comunale di Bologna, Teatro Rossini di Lugo, Teatro Comunale di Modena, Teatro Municipale di Piacenza

Interpreti: John Packard (Sweeney Todd/Benjamin Barker); Melissa Parks (Mrs. Lovett); Mark T. Panuccio (Anthony Hope); Marcia L. Ragonetti (la mendicante); Ethan Herschenfeld (giudice Turpin); Jason Ferrante (l'attendente); Amanda Forbes (Johanna); Asia D'Arcangelo (Tobias Ragg); Darren Abrahams (Pirelli); Andrea Ascari (Jonas Fogg)

Regia: Rosetta Cucchi

Scene: Paolo Cavinato

Costumi: Claudia Pernigotti

Coreografo: Roberto Pizzuto

Orchestra: Orchestra del Teatro Comunale di Bologna

Direttore: Christopher Franklin

Coro: Coro Ensemble del Teatro Rossini di Lugo

Maestro Coro: Gianluigi Giacomini

Luci: Marco Citttadoni

Se hai letto questa recensione, ti potrebbero interessare anche

classica

Bologna: il nuovo allestimento operistico dell’Orchestra Senzaspine ha debuttato al Teatro Duse

classica

Successo per Beethoven trascritto da Liszt al Lucca Classica Music Festival

classica

Non una sorta di bambino prodigio ma un direttore d’orchestra già maturo, che sa quello che vuole e come ottenerlo