Capriccio all’inaugurazione

Roma: nuova composizione di Silvia Colasanti alla IUC

(foto Vico Chamla)
(foto Vico Chamla)
Recensione
classica
IUC - Istituzione Universitaria Concerti Roma
22 Ottobre 2013
Annullato a causa di una manifestazione il concerto previsto per sabato 19, la serata di ieri ha effettivamente inaugurato la stagione 2013/2014 della romana IUC: in un raffinato accostamento di tradizione e modernità il pubblico che affollava la sala (e molti erano in piedi in galleria) ha potuto ascoltare, accanto a Corelli e Vivaldi, la più recente composizione di Silvia Colasanti, commissionata proprio dalla IUC e dedicata a Salvatore Accardo e Laura Gorna. Capriccio a due, per due violini e orchestra d’archi, richiama senza dubbio nel nome la tradizione antica ma, come ha scritto Guido Barbieri, una tradizione “a bassissima densità abitativa” e dunque in sostanza poco ingombrante e tassativa. Questo dato di fatto ha permesso alla compositrice una maggiore libertà di sperimentazione; e la riconosciamo già nell’indicazione agogica al principio della partitura, Aggressivo, che ci rimanda subito ad uno dei due poli intorno a cui si muove la composizione, estremamente varia e movimentata, organizzata in quadri successivi che si trasformano uno nell’altro componendo un’architettura equilibrata, chiaramente individuabile. Se l’attacco ventoso e irruente, affidato all’orchestra, ci comunica un senso di angosciosa attesa per qualcosa di imminente, in un ribollire di figurazioni che ostinatamente si ripetono, la sezione successiva in cui entrano in gioco i solisti alza ancora di più la tensione emotiva esprimendo l’altra anima del pezzo: il tessuto sonoro si rarefà, viene teso in lunghe note tenute, in una sorta di avvicinamento/allontanamento tra i due violini, molto teatrale. Questi due momenti emotivi fondamentali si alternano per tutta la composizione che Accardo e Gorna hanno interpretato da eccellenti virtuosi quali sono, conferendole passione e intensità; l’Orchestra li ha seguiti sciogliendosi via via e dimostrandosi all’altezza di una scrittura complessa e articolata come quella di Colasanti, a buon diritto ormai una delle compositrici più significative e apprezzate nel panorama contemporaneo.

Interpreti: Salvatore Accardo, direttore e violino solista; Laura Gorna, violino

Orchestra: Orchestra da Camera Italiana

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