Baglini suona Jarrett
The Köln Concert a Cremona
16 settembre 2025 • 3 minuti di lettura

Cremona, Teatro Ponchielli
The Köln Concert
12/09/2025 - 12/09/2025Al Teatro Ponchielli di Cremona è in corso un importante progetto di restyling di poltrone e velluti.
La bellezza del teatro cremonese si rinnova e l’intervento tecnico è ancora un work in progress. Tuttavia, per una serata, la platea, spogliata del rosso intenso e vellutato delle sedute, diventa protagonista insieme con la musica.
L’evento è quello di venerdì 12 settembre. Le luci puntano al centro della sala, sul gran coda Fazioli, per un concerto in piano solo: The Köln Concert di Keith Jarrett nell’interpretazione di Maurizio Baglini.
Pianista classico, musicista visionario con il gusto per le sfide musicali e un’intensa carriera concertistica internazionale alle spalle, dal 2008 Baglini più volte è stato invitato ad eseguire The Köln Concert fino a superare, nel 2020, le cento esecuzioni dal vivo.
La prima esecuzione assoluta, invece, quella di Keith Jarrett - circa 60 minuti di improvvisazione in piano solo - risale al 24 gennaio del 1975 quando Jarrett, lui giovane pianista americano non ancora trentenne dalla chioma riccioluta, tiene il suo concerto al teatro dell’Opera di Colonia. Insieme con lui quella sera c’è Manfred Eicher produttore di ECM records. Il pianoforte in sala è un Bösendorfer ma a quanto pare non proprio ben accordato e con qualche problema nella meccanica dei pedali.
Con queste premesse il concerto rischia di saltare. Jarrett non vuole più saperne! Tuttavia, grazie alle pressanti insistenze di Vera Brandes, la diciottenne promoter del concerto, e dopo l’intervento di un accordatore, Jarrett accetta di suonare. Il resto è storia. The Köln Concert, doppio album ECM uscito nel novembre del 1975, è il primo album in piano solo ad aver venduto oltre 3 milioni e mezzo di copie.
2025, cinquant’anni dopo. Ieri come oggi, l’ascolto di quell’ora di improvvisazione dal vivo in piano solo di Jarrett è un’esperienza musicale che continua ad affascinare e molti sono i pianisti che provano a misurarsi con la sua musica. La trascrizione originale, autorizzata dall’autore, è infatti diventata uno spartito pubblicato dall’editore Schott nel 1991.
Ma come può l’interpretazione della pagina scritta anzi, dell’improvvisazione trascritta, reggere il confronto con quel capolavoro che tutti hanno conosciuto su disco?
La risposta ce l’ha data Maurizio Baglini, venerdì sera al Ponchielli di Cremona, con la sua personale interpretazione del Köln Concert.
Per capire cosa rappresenti la trascrizione letterale di un momento storicamente irripetibile è opportuno, in veste di interprete, ragionare sulla metabolizzazione dell’estemporaneità: cosa rimane di un’improvvisazione, a propria volta sviluppatasi da uno schema predeterminato costituito “soltanto” da un canovaccio di appunti? Sono le parole di Baglini che ci invitano a riflettere e a domandarsi su quale debba essere l’approccio nell’ascoltare un’interpretazione del Köln Concert.
Chi si misura sulle note di Jarrett non lo fa per ricalcarne il fraseggio o il tocco. Baglini invita dunque il pubblico a seguirlo nelle sue personali scelte da interprete, giocate sulle dinamiche e sul fraseggio della “partitura” originale.
Così ci affidiamo all’ascolto del “suo” Köln Concert. Durante l’ora di musica in piano solo alcuni passaggi emergono rievocando chiaramente il fraseggio di Jarrett. In altri momenti invece il discorso musicale sembra dilatarsi fin quasi a perdere quello slancio sempre proteso in avanti che è in Jarrett. In altri passaggi poi vengono fuori interessanti particolari armonici mentre i vamp della seconda parte del Köln Concert non sono poi così ostinati.
Baglini restituisce un’interpretazione raffinata ed elegante. Il suono del Fazioli, in una platea eccezionalmente vuota, risuona incredibilmente nello spazio ampio. La musica, il pubblico… tutto e tutti protagonisti di una partecipazione collettiva.
Curiosità, aspettative attese o forse disattese… noi del pubblico eravamo lì, nei vari ordini di palchi, per prendere parte all’evento. Tutti per vivere e condividere l’esperienza dell’ascolto dal vivo del Köln Concert, questa volta grazie a Maurizio Baglini.