Muti resta a Chicago fino al 2023

Esteso fino alla stagione 2022/23 l’impegno come direttore principale con la Chicago Symphony Orchestra, che guida dal 2010

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Riccardo Muti e la Chicago Symphony (Foto Todd Resenberg)
Riccardo Muti e la Chicago Symphony (Foto Todd Resenberg)

Riccardo Muti resterà direttore principale della Chicago Symphony Orchestra fino a tutta la stagione 2022/23. Il rapporto con la prestigiosa orchestra americana risale al 1973 quando Muti la diresse al Ravenna Festival. Dal 2010 ne è direttore principale, il decimo nei 130 anni di vita dell’orchestra, e da allora ha diretto oltre 450 concerti a Chicago e in tutto il mondo. “Dopo un periodo così difficile senza l’opportunità di godere della musica dal vivo, siamo grati che il Maestro Muti abbia accettato il nostro invito e sia rimasto con noi per fare musica che solleva i nostri spiriti e ci ispira", ha detto il presidente dell'Associazione Orchestra Helen Zell.

Dopo una lunga assenza durata dal febbraio dello scorso anno a causa del Covid, Riccardo Muti ha aperto la stagione concertistica dell’orchestra con tre programmi diversi fra il 23 settembre e il 9 ottobre con prime esecuzioni di Joseph Bologne Chevalier de Saint-Georges, Florence Price e Missy Mazzoli, già compositrice in residenza dell’orchestra, oltre a due sinfonie di Beethoven, al Concerto per violino di Brahms con Leonidas Kavakos come solista, e a lavori di compositori russi del XIX secolo come Anatoly Liadov e Pëtr Il´ič Čajkovskij. “La mia famiglia musicale è la Chicago Symphony e mi è mancata enormemente”, ha dichiarato il direttore italiano. “Quando penso all'emozione che avremo quando ci riuniremo di nuovo, sarà come un miracolo, non solo perché potremo suonare di nuovo insieme, ma perché i sentimenti di ognuno si uniranno insieme per creare qualcosa di magico, e il pubblico sentirà l’importanza della musica come armonia e bellezza”.

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