Mahler cede alla pandemia

Amsterdam e Lipsia annunciano la cancellazione dei festival dedicati al compositore a causa delle restrizioni nei viaggi causati dalla pandemia

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Concertgebouw di Amsterdam
Concertgebouw di Amsterdam

Doveva essere un festival in grande stile dedicato a Mahler quello in programma al Concertgebouw di Amsterdam già nel 2020 e rinviato a quest’anno a causa della pandemia. È di pochi giorni fa l’annuncio della cancellazione della rassegna in programma fra il 18 e il 23 maggio a causa delle restrizioni imposte anche in Olanda alle sale da concerto e soprattutto ai viaggi internazionali, che rischiavano di non far arrivare le sei orchestre internazionali attese ad Amsterdam, cioè la London Symphony Orchestra, la Symphonieorchester della Bayerischen Rundfunk, la Budapest Festival Orchestra, i Münchner Philharmoniker e la Hong Kong Philharmonic Orchestra. Si spera di salvare almeno il concerto dell’Orchestra del Concertgebouw previsto il 17 maggio ma per ora non ci sono conferme. Grande è la delusione espressa dall’amministratore delegato dell’orchestra, Simon Reinink, che comunque fra professione di realismo: “Sarebbe stato meraviglioso riuscire a recuperare dopo un anno il festival originariamente previsto, ma disgraziatamente non sarà così. Ora abbiamo gli occhi rivolti al futuro e lavoriamo alla prossima stagione concertistica.” Stagione che dovrebbe riprendere regolarmente, si spera, nella prossima estate.

Simile decisione anche a Lipsia dove la Gewandhaus ha annunciato il rinvio del Festival Mahler in programma in maggio al 2023 a causa degli sviluppi della pandemia. Anche in questo caso le restrizioni sugli spostamenti hanno indotto gli organizzatori a soprassedere per non rischiare di dover annullare i concerti dell’Orchestra del Concertgebouw diretta da Fabio Luisi, della London Symphony Orchestra diretta da Simon Rattle e dei Filarmonici di Berlino, di Vienna e di Monaco di Baviera. Anche in questo caso il direttore della Gewandhaus, Andreas Schulz, non ha potuto che prendere atto che la situazione attuale “non consente una seria e responsabile realizzazione di questo importante festival.” La butta sul filosofico il Kappelmeister dell’Orchestra della Gewandhaus, Andris Nelson: “Forse nel 2023, dopo queste nostre esperienze, comprenderemo Mahler in tutta la sua complessità, con tutto il suo dolore e la gioia, anche più profondamente e prepotentemente.” La città di Lipsia e specialmente l’Orchestra della Gewandhaus sono molto legate alla figura di Gustav Mahler, che trascorse gli anni fra il 1886 e il 1888 nella città dirigendo quasi 200 concerti con l’orchestra e assumendo l’incarico di secondo Kapellmeister allo Stadttheater della città. Risale a quel periodo la composizione della Prima Sinfonia.

 

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