La versatilità di Gatti

Milano: Mozart e Sostakovič con la Filarmonica della Scala

Gatti e la Filarmonica della Scala
Gatti e la Filarmonica della Scala
Recensione
classica
Milano, Teatro alla Scala
Gatti e la Filarmonica della Scala
13 Maggio 2019

Una festosa serata ha salutato il rientro di Daniele Gatti alla Scala per la stagione della Filarmonica. Lunghi applausi appena è apparso sul palco, poi ricambiati da una smagliante lettura "rococò" della Sinfonia n. 29 K. 201 di Mozart. Gatti ha ottenuto dall'organico ridottissimo sonorità cristalline, talvolta esilissime come trine e di estrema eleganza, che per contrasto hanno dato maggior vigore ai rari pieni orchestrali. Dando al tutto l'impressione di una sorta di astrazione da empireo musicale. 

Tutt'altro è stato ovviamente l'ascolto della Quinta di Šostakovič. L'enorme massa di strumentisti ha sostenuto volumi di suono impressionanti, sempre però con contorni netti, trasparenti pur nella compattezza. Gatti è riuscito a dare unità all'intera composizione, che pure vive di contrasti esasperati, sottolineando le effervescenze improvvise come i passaggi più malinconici alla Čajkovskij. Al termine dell'Allegretto iniziale si è girato verso la sala e scusandosi a gesti dell'interruzione ha mostrato la bacchetta che si era rotta quasi all'impugnatura. È corso in camerino ed è tornato sul podio con quella di ricambio, ha bloccato gli applausi, poi ha attaccato il secondo movimento. Un intoppo che gli è certamente valso ulteriori simpatie da parte del pubblico, che al termine della serata non ha lesinato le ovazioni.

Gatti è nuovamente atteso a Milano il 31 maggio al Palazzo delle Scintille di City Life dove terrà a battesimo LaFil (Filarmonica di Milano) con l'integrale delle sinfonie di Schumann e di nuovo in ottobre per l'integrale sinfonica di Brahms, sempre con LaFil.

 


 

Se hai letto questa recensione, ti potrebbero interessare anche

classica

Non una sorta di bambino prodigio ma un direttore d’orchestra già maturo, che sa quello che vuole e come ottenerlo

classica

Napoli: per il Maggio della Musica

classica

Nuova opera sul dramma dell’emigrazione