Scompare Jesús López Cobos

Il direttore d’orchestra spagnolo è morto a Berlino a 78 anni

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Jesús López Cobos
Jesús López Cobos

Il direttore d’orchestra spagnolo Jesús López Cobos è morto il 2 marzo a Berlino, la città nella quale risiedeva da anni, per le conseguenze di un cancro. Nella capitale tedesca dal 1981 al 1990 era stato direttore musicale della Deutsche Oper, teatro con il quale aveva mantenuto un solido legame artistico fino a pochi anni fa con Turandot nel 2012 e Gioconda nel 2014. López Cobos era nato nel 1940 a Toro, cittadina della Castiglia León nei pressi di Zamora, e si era trasferito a Madrid per compiere gli studi di lettere e filosofia e quindi quelli di direzione d’orchestra, che perfezionò in seguito con Franco Ferrara e Hans Swarowsky.

Vincitore del Concorso internazionale di direzione d’orchestra di Besançon nel 1968, López Cobos debuttò nell’opera con Le convenienze e inconvenienze teatrali di Donizetti al Teatro La Fenice di Venezia nella stagione 1969-70. Nonostante la vasta esperienza nell’opera (con esibizioni nei più importanti teatri lirici internazionali come il Covent Garden a Londra, la San Francisco Opera, la Staatsoper di Vienna, il Teatro alla Scala e la Metropolitan Opera di New York), altrettanto vasto fu il repertorio sinfonico di Jesús López Cobos, che ricoprì anche incarichi di direttore principale della Cincinnati Symphony Orchestra fra il 1986 e il 2000 e della Orchestre de Chambre de Lausanne fra il 1990 e il 2000.

Se non gli mancarono i riconoscimenti internazionali, con il suo paese ebbe sempre rapporti controversi. Controverso fu sicuramente il suo rapporto con la Orquesta Nacional de España che abbandonò bruscamente nel 1988 dopo 4 anni come direttore principale (ma più tardi tornò in più occasioni a dirigerla come direttore ospite). Andò meglio nel rinato Teatro Réal di Madrid nel 2003 come direttore musicale accanto alla “directora” generale Inés Argüelles e al responsabile artistico Emilio Sagi, un incarico che lo vide da subito impegnato a dare al teatro compagini orchestrali e corali stabili e che interruppe in modo poco amichevole all’arrivo alla direzione del belga Gérard Mortier nel 2010.

Elogiandone la nobiltà e la regalità oltre che per la versatilità e l’imperturbabile serietà del lavoro artistico, la Deutsche Oper definisce Jesús López Cobos come “l’opposto di una star del podio”. Ma non c’è dubbio che con lui scompare una delle personalità musicali maggiori che la Spagna abbia prodotto negli ultimi decenni.

 

Jesús López Cobos nel ricordo del Teatro Réal di Madrid

(Frammento del Te Deum di Verdi per i 10 anni della riapertura del teatro madrileno)

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